“Una impresa ardita” come si legge nel primo editoriale a sua firma, “ma possibile, che si misura con la questione cruciale del futuro del mondo alle prime annate del XXI secolo: la rifondazione di una ipotesi politica di rinnovamento totale (o mutazione) delle relazioni tra gli umani nel mondo, degli umani col mondo, degli umani tra loro (cioè “le cose presenti”), cui diamo il nome di comunismo”.