L’Aquila. Rischio di un nuovo stop nella ricostruzione, perdita di posti di lavoro e apertura di contenziosi con l’amministrazione comunale. Sarebbero questi, secondo gli esponenti del gruppo ‘Noi Con Salvini’ Daniele Ferella e Emanuele Imprudente, gli effetti della delibera di Giunta Comunale n°392 del 27/10/2015 con la quale viene richiesto “lo smantellamento delle strutture operative provvisorie (sono 106 per l’esattezza) a servizio delle maestranze impiegate nei cantieri della ricostruzione”.
“Bisogna sospendere immediatamente la notifica alle imprese – incalza Daniele Ferella – che avrebbero un tempo massimo di 18 mesi per smantellare le opere e, convocare urgentemente, la seconda commissione consiliare per discutere l’atto ed ascoltare le istanze delle associazioni di categoria Ance, Cna, Confartigianato e Api”.
Il consigliere Ferella spiega che alcune società hanno costruito i capannoni solo pochi mesi fa e ancora non finiscono di pagarli. “Come possiamo chiedergli oggi – si interroga Il consigliere di ‘Noi Con Salvini’ – di disfarsene per pagare un affitto in una zona industriale o acquistare un altro immobile altrove”. E ancora: “Chi salderà il debito contratto dalla ditta per eventuali mutui? Quanti ricorsi faranno e chi ne pagherà le spese?”.
“Capiamo bene l’esigenza dell’Ente di ripristinare lo stato dei luoghi originari e avviarci ad una normalità – prosegue Ferella – ma in questo momento, con l’approvazione del 13esimo elenco dei contributi per la ricostruzione, chiedere alle ditte, nel pieno dell’attività, di procedere allo smantellamento di quelle che sono ormai diventate le loro sedi organizzative, significa mettere a rischio la loro operatività e, nella peggiore delle ipotesi – chiosa – il blocco del cantiere con il licenziamento degli operai”