Chieti. “La preoccupante situazione degli impianti sportivi comunali, in primo luogo dello Stadio Angelini e dello Stadio del Nuoto è, da mesi, oggetto di studio ed accertamento da parte del Movimento 5 Stelle, mediante numerose istanze di accesso agli atti che, purtroppo, sono state evase solo di recente e solo in parte, dagli uffici comunali”.
Così in una nota i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Chieti, Manuela D’Arcangelo e Ottavio Argenio, che aggiungono: “Questo lavoro ha avuto inizio nel mese di agosto, con la conferenza stampa svolta presso il campo della Villa Comunale e si è ampliato con il passare del tempo a causa della poca trasparenza riscontrata nella gestione di quasi tutti gli impianti sportivi comunali. Tra questi spicca in negativo la situazione del PalaTricalle che attualmente è gestito direttamente dal Comune di Chieti. I crediti che il Comune dichiara di vantare nei confronti delle associazioni e società sportive che lo hanno utilizzato, ammontano a circa 130.000,00 Euro stando alla ricognizione dei residui attivi al 31.12.2014. Parte di questi crediti saranno certamente divenuti inesigibili anche a fronte della procedura di Riaccertamento straordinario dei residui conclusa nel mese di agosto di quest’anno. Attualmente il palazzetto dello sport è gestito direttamente dal Comune e costa ai cittadini di Chieti circa 160.000 Euro l’anno, comprensivi delle spese per le utenze, così come dichiarato dalla Delibera di Giunta n. 482 del 19.04.2011. L’Amministrazione ha intenzione di procedere alla stipulazione di una nuova convenzione con le società interessate alla gestione ma non sembra che questo atto possa rappresentare un miglioramento della situazione economica poc’anzi rappresentata: la bozza di convenzione prevede infatti un canone annuo da versare in favore dell’ente di soli 2.500,00 Euro l’anno, stessa cifra che doveva essere versata nelle casse comunali in forza della convenzione sottoscritta tra Comune e ATS nel 2012. Se si considera che alcuni degli impianti sportivi sono ancora gestiti in regime di proroga, come asserito dall’Ing. La Rovere nella relazione del 12 agosto 2015 e che tra questi ve ne sono alcuni che devono ancora versare al Comune di Chieti, proventi di utilizzo per gli anni 2009, 2010 e 2011, la situazione complessiva appare alquanto precaria e comporta un evidente squilibrio tra i costi che il Comune e quindi i cittadini sono chiamati a supportare e i proventi derivanti dall’utilizzo di tali impianti”.
“Appare perciò opportuna una complessiva rivisitazione delle gestioni di tutti gli impianti sportivi comunali – concludono D’Arcangelo e Argenio – senza eccezione alcuna, che non può prescindere da uno studio teso a verificare l’eventuale redditività di ogni struttura così da meglio progettare le singole convenzioni e determinare corretti canoni di gestione onde evitare che gli squilibri tra costi e proventi siano come sempre posti a carico dei cittadini. Questo obiettivo sarà quindi oggetto delle prossime iniziative del nostro gruppo consiliare unitamente alle istanze di recupero dei crediti ancora esigibili”.