All’ordine del giorno la questione “buco sanità”, che da tempo Beghella si porta dietro come un macigno, un cruccio che lo attanaglia ma a cui il Presidente non riesce a dare risposta. Ad aggiungersi all’incognita tagli alla sanità, quest’oggi è la negazione della Commissione di un contribuito che Berghella aveva promesso alla Onlus Gairo, per il progetto Diana 5. Il progetto avrebbe dovuto investire anche Pescara, includendola tra le altre 6 città sperimentali che avrebbero goduto di un reparto di diagnostica tumorale per carcinoma alla mammella per tutte quelle donne già toccate dalla malattia. A bloccare tutto però, pare essere stato il secco rifiuto venuto dalla Commisione Sanità, che non intenderebbe affatto investire 8mila euro in tale progetto, questo il contributo che Beghella aveva garantito al dottor Berrino, responsabile dello studio. La Commissione si sarebbe pronunciata con 8 voti contrari portando quindi al nulla di fatto. Berghella accusa duramente i membri che lo accompagnano in Commissione, li accusa di non comprendere le esigenze reali della sanità. “Se l’Istituto Tumori di Milano farà marcia indietro e non porterà il Diana 5 a Pescara 500 donne non potranno accedere ad uno studio gratuito. Questo graverà in misura di gran lunga maggiore sulle casse sanitarie, e almeno 1/5 di quelle donne probabilmente non sconfiggerà la malattia”, dice Berghella. Tumulti che continuano a turbare l’equilibrio interno di una Commissione che si perde di nuovo nell’incertezza.
Monica Coletti