In queste ultime ore sono arrivati anche i via libera da parte degli altri alleati sulla proposta fatta a suo tempo dai Liberalsocialisti di riproporre Pavone quale candidato alle prossime elezioni amministrative, in programma nella primavera 2016.
Il primo cittadino, che ha preso parte in mattinata alle celebrazioni del 4 novembre, ha confermato di essere pronto a governare la città per i prossimi 5 anni e di dare seguito alla proposta che è arrivata dagli alleati, nel rispetto di una legge dello Stato anticorruzione, sull’intercambiabilità dei dirigenti di settore, con accorpamento di alcuni in una unica figura per abbattere i costi della cosa pubblica.
Proprio dagli alleati nei giorni scorsi erano arrivate le maggiori pressioni sul procedimento di spostamento dei dirigenti. Nel mirino era finita Rosaria Ciancaione, responsabile del settore ragioneria, che sarà candidata alla poltrona di sindaco (manca solo l’ufficialità) per il movimento civico #amoroseto che abbraccia anche sinistra Ecologia e Libertà e i Socialisti di Giovanni Proti.
Ma a sorpresa in mattinata la responsabile della ragioneria ha comunicato al sindaco Pavone di aver firmato un incarico di consulente per conto del Governatore Luciano D’Alfonso e che quindi avrà bisogno di un periodo di
Laconico il commento di Pavone: “Sono quelle anomalie”, ha detto il sindaco, “in cui un dirigente, politicamente avverso alla nostra amministrazione, decide di schierarsi per concorrere alla carica di sindaco. Ne prendiamo atto, anche se manca ancora l’ufficialità”.
I candidati sindaci per Roseto potrebbero essere alla fine 4. Oltre ad Enio Pavone per il centro destra, ci sono Sabatino Di Girolamo per il Pd, Rosaria Ciancaione per il movimento civico, e la sorpresa potrebbe essere un ritorno di scena dell’ex sindaco Franco Di Bonaventura con una propria lista.