Pescara. Interrotto il circuito attivato dall’amministrazione comunale per garantire il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas alle famiglie in condizioni di disagio, solitamente per la perdita del lavoro. Un sostegno a tutte quelle famiglie, circa 2mila monitorate dal Comune, che ormai non riescono più a vivere, essendo sostenute nelle piccole necessità dai servizi sociali comunali. Attraverso gruppi come le Vincenziane, la Caritas, o il Centro aiuto per la vita, ottengono le somme tese al pagamento delle bollette domestiche, associazioni che a loro volta vengono poi rimborsate dal Comune. Ma i fondi Pis, Pronto intervento sociale, negli ultimi giorni, a causa delle lungaggini burocratiche si sono irrimediabilmente bloccati.
Il consigliere comunale della Lista Teodoro, Massimiliano Pignoli nel corso dell’odierna conferenza stampa convocata proprio sui Fondi del Pronto Intervento sociale, ha quindi ufficializzato l’impegno in prima persona di consiglieri ed assessori , nella lotta alla crisi economica. “Chiederò a tutti i consiglieri e assessori comunali di rinunciare a un mese della propria indennità per consentire agli uffici di pagare le bollette delle famiglie bisognose. Sono convinto che nessun esponente politico eletto si opporrà per consentire all’ufficio Ragioneria di ricominciare a pagare quelle spettanze, per ora sospese per assenza di liquidità”, ha dichiarato Pignoli.
Il consigliere ha ribadito l’immediato bisogno di un intervento politico teso ad aiutare in modo concreto tutte le famiglie bisognose. In realtà la giunta comunale ha ottemperato al proprio dovere e l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini ha già redatto e approvato la delibera e la relativa determina per la liquidazione delle somme. I soldi ci sarebbero e i mandati di pagamento sarebbero a loro volta già stati depositati in Ragioneria, il cui dirigente però afferma di non poter pagare per ‘mancanza di liquidità’.
“A questo punto, se veramente non c’è liquidità, – ha proseguito Pignoli – chiedo ufficialmente alla Ragioneria di sospendere la liquidazione delle indennità degli amministratori, consiglieri, assessori e anche dirigenti, e di destinare le somme disponibili alla liquidazione dei Pis. L’amministrazione ha disponibili in cassa 170mila euro per i Pis e il governo politico ha fatto il proprio dovere. Pignoli, si rivolge all’assessore alle Finanze Seccia, al fine di sollecitare gli uffici finanziari ad effettuare i pagamenti. “In caso contrario con i cittadini bisognosi – ha concluso Pignoli – potrei occupare simbolicamente, già sabato prossimo, la sala consiliare. Ma soprattutto chiedo ai miei colleghi di rinunciare alla liquidazione di una mensilità per consentire di aiutare le famiglie in condizioni di disagio”.
Monica Coletti