Alba Adriatica. ” Lo abbiamo detto e scritto, ma l’amministrazione ha proseguito in maniera testarda sulla propria strada.
Ora è necessario fare autocritica, mettersi da parte, fermo restando che non possiamo fermarci qui. Responsabilità e danni per l’ente vanno accertati”.
Valutazioni tecniche, ma anche precise analisi di natura politica (“la vicenda ha dimostrato l’inadeguatezza dell’attuale esecutivo”) emergono dal commento che i tre gruppi di opposizione al Comune di Alba Adriatica avanzano dopo il pronunciamento dell’Anac.
L’autorità nazionale anti corruzione (organo di vigilanza sui lavori pubblici), infatti, su sollecitazione delle opposizioni, dell’Aniem (l’associazione dei costruttori edili e affini della provincia di Teramo) è stata chiara: l’appalto per i lavori di consolidamento del secondo lotto della scuola elementare di Alba Adriatica viola un principio di legge, quello della concorrenza tra imprese.
Il tema, già dibattuto a lungo nei mesi scorsi, oggi è stato focalizzato ulteriormente nel corso di conferenza stampa tenuta da Luca Falò, Nicolino Colonnelli e Gabriella Cichetti, consiglieri di minoranza.
Analisi tecniche e riflessioni politiche si miscelano in un affondo che le minoranze ora lanciano senza tante remore. Per il pronunciamento dell’autorità di vigilanza (“ma i problemi dell’appalto sono anche altri”) ma anche perché ora la scuola è oramai completata e dunque gli ostacoli in ordine al regolare svolgimento della didattica sono superati. Resta sul tavolo la questione delle responsabilità. Politiche, ma non solo, anche perché come ricordano i tre oppositori della giunta Piccioni, potrebbero profilarsi sanzioni per l’ente ed eventuali danni erariali.
Il concetto principe è quello del frazionamento dell’appalto. I quasi 400mila euro impiegati per finanziare il secondo lotto, con la possibilità di partecipare alla gara per una sola ditta (proprietaria del brevetto Cam), ha poi inciso anche sul ribasso d’asta.
” Per lavori di questo genere”, dicono le minoranze, ” un ribasso del 6% è decisamente poco. Con più ditte partecipanti, un ribasso di questa natura non avrebbe consentito di vincere la gara”.
Tutti concetti ripetuti, rilanciati e puntualizzati nel corso della conferenza stampa.
” Le anomalie dell’appalto sono anche altre” ha ricordato Falò. ” e nonostante li abbiamo evidenziati, non sono ai stati realmente presi in considerazione. Anzi, sono piovute accuse di altra natura nei nostri confronti, tacciati anche di ostacolare e ritardare l’opera. Ora l’Anac chiarisce ogni discorso in merito. Non ci fermeremo, ovviamente. Ora serve da parte di chi ci amministra un forte autocritica. I rischi sono diversi: dalle sanzioni, ai provvedimenti per eventuale danno erariale, ma anche problemi legati all’erogazione del finanziamento stesso al Comune”
Battaglia tutta da giocare dunque, mentre Gabriella Cichetti, sottolinea la necessità di avere delle garanzie. “Una validazione sul fatto che i lavori” dice, ” oramai conclusi, ” ci abbiano restituito una scuola perfettamente sicura. Serve una rassicurazione sotto questo profilo”.
Sferzante l’analisi di Nicolino Colonnelli: ” Da ora in poi non prenderò più parte ad una conferenza dei capigruppo e assemblee promosse dalla maggioranza. Troppe volte siamo stati facili profeti. Le nostre perplessità su tanti temi, sono state puntualmente confermate. Ascoltare qualche consiglio, non politico ma procedurale”, sarebbe un’ottima cosa. Ma con chi amministra Alba, ora, questo non è possibile”.
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