Martinsicuro. Tornano a crescere, riportando i dati ai livelli di un decennio fa, le presenze turistiche a Martinsicuro.
Mentre ancora si fanno i bilanci definitivi del 2015 (stagione in ogni caso positiva, con ottimi riscontri in fatto di crescita percentuale) la Regione Abruzzo ha comunicato i dati ufficiali per il 201a relativamente al settore ricettivo.
I numeri parlano di oltre 500mila presenze (erano state 466mila nel 2013 e 448 mila nel 2012).
Aspetti numerici sicuramente positivi che mostrano anche nel dettaglio quella che è la risalita costante del settore dopo anni di stagnazione, elemento peraltro generalizzato.
Entrando nel particolare delle varie voci, emerge l’ottima performance degli arrivi e presenze di turisti stranieri. Il vacanziere oltreconfine, a Martinsicuro, porta i colori della Repubblica Ceca (41339 presenze), seguito dai tedeschi (23000), olandesi (13500), polacchi (13000), svizzeri (8700). Più staccate le altre etnie: Russia (2500), Francia (1955), Ucraina (1200), mentre si affacciano anche australiani e giapponesi.
Per quanto riguarda, invece, il territorio di provenienza, sempre riferito al 2014, riferito agli italiani, a farla da padrone sono i lombardi (109mila), poi laziali (60mila), piemontesi veneti e umbri (tutti attorni ai 30mila), emiliani con 28mila.
” Non possiamo non sottolineare”, spiga con una punta d’orgoglio Massimo Corsi, assessore al turismo, ” allo stesso numero di presenze del 2005, periodo pre-crisi. Questo lo si deve anche al fatto che gli operatori hanno fatto attività di marketing molto mirate, anche grazie all’avvento dei social. Dal nostro punto di vista, riteniamo di ave dato un contributo importante, partecipando a diverse fiere in Italia e all’estero.
Tutti gli sforzi prodotti nella fase preparatoria e la gestione degli stessi, durante i mesi estivi, hanno portato sicuramente ad un apprezzamento della località, al contrario di quanto affermato da coloro, non del settore, che esternalizzano sentenze senza conoscere dati bensì su sensazioni ovviamente sbagliate”.