Dovevano essere le primarie della città, come aveva annunciato il segretario dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Roseto Simone Tacchetti, ed invece alla fine a presentarsi per proporre la propria candidatura è stato un ex assessore dell’allora Giunta guidata da Franco Di Bonaventura.
Si tratta dell’avvocato Sabatino Di Girolamo, in quota al Pd, anche se 4 anni e mezzo se ne andò sbattendo la porta, rassegnando le proprie dimissioni a poche settimane dello scioglimento del Consiglio in vista delle elezioni vinte poi da Enio Pavone e dal centro destra nel 2011.
A sorpresa non figura il nome di Rosaria Ciancaione, dirigente dell’ufficio ragioneria del Comune di Roseto, della corrente piddina di Laura Puppato. Eppure aveva preso parte alla conferenza stampa durante la quale proprio il Pd aveva annunciato le primarie della città.
Probabilmente la Ciancaione avrebbe voluto una unità di intenti sul suo nome, saltando forse le primarie, programmate per il mese di novembre e che a questo punto non si terranno più. Però alla Ciancaione ha strizzato l’occhio, il parlamentare di Scelta Civica Giulio Cesare Sottanelli.
Quindi non è escluso che alla fine venga presentata come candidato sindaco del movimento civico #AmoRoseto, che raggruppa una serie di liste locali e che, secondo indiscrezioni, potrebbe avere l’appoggio anche di Sinistra Ecologia e Libertà e dei Socialisti di Giovanni Proti.
E secondo alcune voci la presentazione ufficiale della Ciancaione quale candidato sindaco del movimento di Sottanelli sarebbe cosa imminente. Insomma, il Partito Democratico che aveva aperto ad una larga partecipazione e ad un coinvolgimento totale della cittadinanza (chiunque avrebbe potuto proporre la propria candidatura) rischia di ritrovarsi da solo, e con l’appoggio di qualche lista civica, alle prossime elezioni amministrative.
Il centro sinistra rischia di ritrovarsi frazionato, come era accaduto nel 2011 quando le liti interne di fatto consegnarono la vittoria su un piatto d’argento al centro destra. Di sicuro, la situazione che si sta creando in questi giorni rischia di trasformarsi in un assist per il centro destra con i Liberalsocialisti che hanno di fatto già riproposto la candidatura di Enio Pavone.