Pescara. Nel pieno della primo pre-dissesto finanziario della storia del capoluogo adriatico, Alessandrini cala le carte del Mef e getta tutte le colpe sulla gestione dei conti della precedente amministrazione targata Mascia.
Stamani, nel corso di una conferenza stampa, il primo cittadino, affiancato dall’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio, ha presentato la relazione amministrativo-contabile ricevuta lo scorso 1 ottobre dal Ministero dell’Economia e Finanze, una verifica sui conti dell’Ente, eseguita dal 29 gennaio al 12 marzo scorsi, che evidenzia una serie di importanti irregolarità nella gestione degli stessi.
“Alla fine del 2014”, ha detto Alessandrini, “questa Amministrazione ha approvato la procedura di riequilibrio pluriennale a cui ha fatto seguito a marzo la predisposizione del relativo piano finanziario. Il 22 gennaio il Mef dispone una verifica da parte dei Servizi ispettivi della Finanza pubblica, che parte il 29 gennaio e si definisce il 7 di marzo, verifica di cui abbiamo avuto conto il primo ottobre scorso. Tali accertamenti hanno evidenziato delle irregolarità e carenzeche valgono a chiarire due dati: l’inattendibilità dei bilanci ereditati dall’Amministrazione di centrodestra, in specie quello del 2013 e che hanno definitivamente chiarito la disastrosa eredità finanziaria che abbiamo dovuto maneggiare per salvare la città dal dissesto in cui sarebbe finita”.
“Da minoranza avevamo più volte fatto presente quanto la situazione fosse critica – ha aggiunto l’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio – Avevamo sottolineato che il bilancio era caratterizzato dalla scarsa trasparenza e poca veridicità del documento. Il punto più grave sta nelle conclusioni della verifica del Mef, in cui viene detto che è venuta meno la funzione informativa delle scritture contabili, che non sono state adeguate ad affrontare in maniere trasparente l’ammontare dei crediti vantati dall’Ente, di fatto impedendo il controllo degli organi preposti, fra cui anche il Consiglio Comunale. Questa relazione fotografa la reale situazione che abbiamo ereditato, di cui ci accusava di voler mettere le mani nelle tasche dei cittadini è stato responsabile”.
LE IRREGOLARITA’ IN DIECI PUNTI: SCARICA