Chieti. “La giunta Di Primio si appresta a licenziare un bilancio di previsione pesantemente osservato dal collegio dei revisori dei conti. Non è, purtroppo, una novità ma il centro destra continua a far finta di niente perpetrando forzature amministrative palesi”.
Così in una nota il capogruppo di Giustizia Sociale in Consiglio Comunale a Chieti, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Parliamo dei proventi acquedotto e proventi fognature 2013-2014 con accertamenti sovrastimati rispetto alla bollettazione della Teate servizi, del debito verso l’Aca spa risultata sottostimato nei bilanci di previsione 2012-2013-2014, alle riserve espresse in ordine all’attendibilità delle entrate, ecc. che, di fatto, marcano i contorni di un bilancio assolutamente non veritiero rispetto alla reale situazione economica dell’Amministrazione comunale di Chieti. Spero nel buon senso dei consiglieri di maggioranza ai quali verrà chiesto di votare un provvedimento, di fatto, illegittimo.” Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale, non le manda a dire. Sferza il sindaco Di Primio e l’intera amministrazione di centro destra sullo schema del bilancio di previsione 2015 che domani arriverà in consiglio. “Con estremo ritardo. Non a caso sindaco, giunta e consiglio- ricorda Di Paolo- sono stati diffidati dal segretario generale dell’ente a licenziare in fretta e furia un bilancio di previsione 2015 che è stato osservato in otto punti dal nuovo collegio dei revisori dei conti composto da professionisti nominati a sorte dalla Prefettura. Ma per il centro destra questi ammonimenti non contano e si pensa soltanto a gravare i cittadini di tasse spropositate. E’ il caso dei ruoli idrici, rincarati del 10%”.
“Basta andare negli uffici della Teate servizi per verificare con mano il malcontento della cittadinanza. Ci sono teatini che pagheranno più del doppio rispetto allo scorso anno – conclude Di Paolo – per mera incapacità di chi regge, da cinque anni a questa parte, il governo comunale. Nell’interesse dei cittadini di Chieti che saranno costretti a pagare tasse con percentuali alle stelle per colpa di scelte sbagliate del sindaco Di Primio, il quale sembra che solo ora si sia ravveduto dello sfascio del bilancio comunale stralciando- tuona Di Paolo- gran parte del libro dei sogni presentato in campagna elettorale”.