Chieti. Salta per ora l’accordo tra amministrazione provinciale e Montepaschi di Siena finalizzato all’anticipazione della cassa integrazione straordinaria e in deroga per i lavoratori di aziende in crisi iscritte a Confindustria Chieti.
Le organizzazioni sindacali, in particolare Cgil e Uil, hanno rifiutato di siglare il protocollo che questa mattina è stato illustrato in Provincia dal presidente Enrico Di Giuseppantonio e dall’assessore al lavoro Daniele D’Amario ritenendolo un accordo che divide i lavoratori. All’incontro (c’erano per Confindustria il direttore Fabrizio Citriniti e un funzionario del Montepaschi) hanno preso parte i segretari provinciali della Cgil, Michele Marchioli, della Uil, Antonio Cardo, e dell’Ugl, Leonardo di Gregorio. “La Cigs va data a tutti – ha rimarcato Marchioli spiegando la posizione contraria della Cgil – Ci sono molte aziende della provincia di Chieti che non sono iscritte a Confindustria. Noi riteniamo che l’accordo vada esteso a prescindere dall’azienda di appartenenza. L’intesa dovrebbe inoltre prevedere di coprire anche la cassa integrazione ordinaria – ha aggiunto il rappresentante sindacale – La crisi ha fatto si che moltissime aziende non hanno la capacità di anticipare la cig, cresciuta nel 2009 del 682%. Questa crescita esponenziale di richieste ha prodotto un allungamento dei tempi di concessione: se prima mediamente passavano sei mesi, ora prevediamo un ampliamento dei tempi”. Di diverso avviso Provincia e Confindustria. Per il presidente Enrico Di Giuseppantonio, l’accordo potrebbe risolvere il problema della cassa integrazione straordinaria e in deroga, che solitamente vengono erogate non prima di 5-6mesi. L’intesa prevede l’apertura di un credito in apposito conto corrente intestato al dipendente. Tale scoperto di conto viene messo a disposizione del lavoratore con periodicità mensile pari all’80% della retribuzione percepita in servizio al netto degli oneri sociali e fiscali e comunque per un importo complessivo non superiore al 6000 euro. L’apertura di credito cessa con il versamento da parte dell’Inps dell’indennità’ di cigs o in deroga. La Provincia si accolla l’onere della restituzione degli interessi passivi maturati sulle singole pratiche per il tramite di Confindustria e si impegna a stanziare 10.000 euro. Al termine dell’incontro, si e’ deciso di riaggiornare il tavolo di confronto.