L’Aquila. ‘Settembre è un mese nero per le famiglie aquilane. Il sindaco Cialente ed il Partito democratico le stanno letteralmente lapidando’. Esordisce così una nota dei consiglieri comunali di Noi con Salvini Emanuele Imprudente, Daniele Ferella, Luigi D’Eramo.
“Le tasse sulla casa sono al massimo consentito dalla legge, dato che la somma tra Imu (8.1) e Tasi (2.5) non può superare, per legge, quota 10.6. I servizi scolastici, trasporto alunni, mense, rette degli asili nido – proseguono gli esponenti di opposizione – hanno avuto un aumento dei costi incredibile ed in alcuni casi sono anche raddoppiati. Sono stati chiusi 2 asili nido su tre.
Tra 10 giorni andranno a casa tutti i lavoratori precari del Comune che, dall’indomani del terremoto, mandano avanti, tra mille difficoltà, insieme con gli altri dipendenti, le attività ed i servizi dell’ente, con competenza e professionalità”.
I tre consiglieri ricordano, inoltre, “che ci sono casi di persone che sono precari del Comune da oltre 20 anni (Poliedro). Avremo dunque – osservano – circa 60 persone senza lavoro e quindi altre 60 famiglie aquilane in difficoltà. Non contenti della catastrofe che rappresentano per la città, succede anche che le scuole sono costrette a chiedere ai genitori di portare la carta igienica da casa, perchè il Comune non provvede.
Vergogna. A Casa”, è la perentoria chiusura della nota del gruppo consiliare di Noi con Salvini.