Ortona. “La politica che offende, calunnia e non rispetta la dignità delle persone non mi interessa, si è perso completamente di vista l’obiettivo dell’impegno politico o quantomeno di quello che la sottoscritta ha sempre considerato l’obiettivo della politica,mettersi a servizio della collettività per comprenderne le esigenze e i problemi e tentare di dare una soluzione concreta”.
Così in una nota Nadia Di Sipio, ex assessore e vicesindaco di Ortona, che aggiunge: “Oggi invece a partire dal mio partito, perché lo voglio ricordare ancora una volta che mi sono candidata e sono stata eletta in consiglio comunale con il Pd perché ho creduto nel progetto e soprattutto nel sindaco Vincenzo d’Ottavio, gli obiettivi da centrare sono le persone, la loro reputazione e di conseguenza la loro dignità. La macchina del fango che cerca di delegittimare chi in nove mesi ha raccolto la responsabilità di amministrare senza risparmiarsi in termini di tempo e di impegno e chi ha sempre portato avanti azioni di condivisione e di concertazione, pur non riuscendoci sempre a causa dell’ostruzionismo di alcuni, va a ledere la mia dignità e quella della mia famiglia. Come amministratore posso aver commesso errori, per inesperienza, ma come persona e come donna ho cercato sempre di rispettare tutti, in primis i cittadini che ho ascoltato e a cui ho cercato di dare delle risposte, non sempre ci sono riuscita purtroppo, perché il particolare momento economico in cui versano gli Enti Locali inevitabilmente si riflette sulla capacità dell’amministrazione di andare incontro ai problemi della gente. Come assessore al sociale ho dato seguito a tutti i progetti già in essere che ritenevo validi, perché non mi appartiene la cultura della “terra bruciata” tipica invece di alcuni, non soffro di complessi di inferiorità per cui ho riconosciuto quando l’ho ritenuto meritevole l’operato dei miei predecessori, ho sempre prestato attenzione alle fasce più deboli, alle mamme e ai bambini implementando dove è stato possibile i servizi a loro favore. Quando mi sono dovuta confrontare con un bilancio, preparato dal dirigente e da alcuni consiglieri delegati, che tagliava completamente servizi che considero essenziali come l’asilo nido e la fruizione degli impianti sportivi mi sono opposta con tutte le forze ritenendola una sconfitta per tutti gli ortonesi e mi sono messa a lavorare per salvare i servizi e trovare i fondi necessari. Il 23 luglio la sottoscritta ha portato in giunta una delibera che ritoccava leggermente le tariffe dei servizi a domanda individuale come asilo nido, trasporto e refezione scolastica colonia estiva e impianti sportivi, aumenti modesti ( Asilo Nido: ISEE fino a 5.165,00 €50,00 mensili, ISEE da 5.165,01 a 7.500,00 €75,00 mensili, ISEE da 7.501,00 a 10.000,00 €150,00 mensili, ISEE da 10.001,00 a 13.000,00 €225,00 mensili, ISEE da 13.001,00 a 16.000,00 € 300,00 mensili, ISEE da 16.001,00 a 19.000,00 €350,00 mensili, ISEE da 19.001,00 a 22.000,00 €400,00 mensili, ISEE oltre 22.001,00 €450,00 mensili, con il 30% di riduzione per il secondo figlio e 40% per il terzo) che tutelavano le fasce più deboli e nel contempo permettevano al Comune di erogare il servizio. Purtroppo però alcuni consiglieri senza tenere in debita considerazione le reali necessità della collettività, rispondendo unicamente a logiche personali e personalistiche che avevano come unico scopo quello di mettere sotto ricatto il sindaco d’Ottavio, e paventando una difesa populista dei cittadini hanno votato contro l’aumento dell’addizionale irpef proposta dall’amministrazione, aumento che avrebbe portato l’addizionale da 0,60 a 0,80 con un aumento medio per le fasce medie di circa €40.00 annui, per colmare la contrazione delle assegnazioni a titolo di fondo di solidarietà di circa € 500,000,00. La mancata approvazione dell’aumento dell’addizionale ha purtroppo creato la necessità di reperire i € 500.000,00 pena il parere negativo dei revisori dei conti sul bilancio, a quel punto visto le sollecitazione da parte dei dirigenti e dopo aver lavorato per trovare soluzioni alternative, abbiamo dovuto deliberare un nuovo e questa volta più doloroso aumento dei servizi a domanda individuale. Se qualcuno pensa e vuol far credere che lo abbiamo fatto a cuor leggero si sbaglia, la sottoscritta come ha sempre fatto si è semplicemente assunta la responsabilità di preservare le condizioni di equilibrio finanziario dell’Ente al fine di salvare i servizi, poiché in caso contrario molti dei servizi erogati dal comune non potevano più essere assicurati. La delibera è stata fatta alle 20.00 di sera dopo lunghe ed estenuanti discussioni ed ipotesi. Espongo i particolari non per giustificare l’operato della sottoscritta ma al contrario per rivendicare le azioni fatte in quel preciso e particolare momento e che secondo quanto esposto dai dirigenti del Comune erano azioni indispensabili”.
“Oggi invece – conclude Nadia Di Sipio – qualcuno cerca di utilizzare questo difficilissimo momento economico dell’ente e il naturale e legittimo dissenso dei cittadini per continuare a tenere sotto scacco il sindaco d’Ottavio e per forzare la presenza di qualcuno nella prossima giunta. Giunta in cui la sottoscritta non ci sarà poiché non condivide più i metodi e le metodologie utilizzati, poiché non ritiene che la politica debba essere un modo per sopraffare a tutti costi l’altro per imporsi, poiché non è disposta a barattare la propria dignità per una poltrona. Concludo qui la mia esperienza con l’amministrazione d’Ottavio nella consapevolezza di aver sempre dato ai cittadini la dignità di essere ascoltati e considerati e di non aver mai operato in modo irrispettoso verso i colleghi consiglieri prima, i colleghi assessori dopo e verso i compagni di partito. Al sindaco d’Ottavio lascio una riflessione, quella di capire se davvero, dopo tutto quello che ha subito da chi aveva preso l’impegno di sostenerlo e supportarlo, ci sono ancora le condizioni per amministrare questa città avendo come obiettivo il bene della collettività”.