Ricostruzione, Pezzopane: ‘Governo trovi soluzione sulla restituzione delle tasse da parte delle imprese del cratere’

L’Aquila. “Quella della restituzione delle tasse da parte delle imprese del cratere è una questione che si trascina da troppo tempo.  Nasce dall’inerzia dei governi Berlusconi e Monti, che non notificarono all’Unione Europea la comunicazione preventiva degli interventi per calamità.

Un errore che costò caro alle nostre imprese, che a differenza di altre, interessate da calamità diverse, sono costrette a dimostrare il nesso causale tra calamità e danno e a restituire il 100% delle tasse non pagate. Abbiamo sempre seguito con attenzione la questione e continueremo a farlo. Anche questa volta serreremo le fila”.

Lo dichiara la senatrice PD Stefania Pezzopane.
“Le imprese del cratere, già penalizzate, vivono uno stato di difficoltà aggravato dal terremoto. Non hanno certo ricevuto aiuti o agevolazioni di Stato, né tanto meno hanno creato condizioni di concorrenza sleale. Chi lo afferma probabilmente non conosce a fondo la nostra realtà e non ha di fatto mai avuto modo di constatare quanto la nostra economia sia stata messa in ginocchio. Molte attività sono state ferme per mesi, altre sono state costrette a spostarsi altrove, c’è chi non ha mai riaperto e chi lo ha fatto, ha conosciuto mille difficoltà.

Finora la questione è stata tenuta sotto controllo con interventi tampone, che di fatto non hanno risolto la questione in maniera organica. Va subito convocato un tavolo istituzionale e lo faremo in Regione insieme al vice presidente Giovanni Lolli, in cui siano presenti tutte le categorie coinvolte in questa vicenda. Il governo deve intervenire tempestivamente per trovare una soluzione ed evitare l’ulteriore stillicidio e dobbiamo impegnarci anche con il sottosegretario De Micheli a trovare una soluzione ragionevole”.

Cna regionale: ‘Beffa atroce, L’Aquila caso nazionale’

Le imprese aquilane non hanno patito solo danni alle strutture, hanno subito il crollo del loro mercato di riferimento prima del sisma. Per il presidente regionale della Cna Abruzzo, Italo Lupo, che promette di investire del caso la presidenza nazionale della confederazione artigiana, «la richiesta rivolta dall’Unione Europea a 115 aziende aquilane, di restituire gli sgravi fiscali goduti dopo il terremoto dell’aprile 2009, suona come autentica beffa nei confronti di chi ha subito non solo danni a sedi e attrezzature, ma l’autentica disintegrazione dei propri fatturati».

A detta di Lupo, che chiama in causa anche «le responsabilità di governi passati», la valutazione dell’Ue, secondo la quale i benefici ottenuti a suo tempo dalle imprese aquilane potrebbero configurarsi come indebiti aiuti di Stato, suona perfino grottesca: «Dopo il danno, insomma, siamo alla beffa: perché richiedere con effetto retroattivo la restituzione delle tasse ad aziende che hanno perduto in un sol colpo il proprio mercato di riferimento, vuol dire ignorare quella realtà. E soprattutto le conseguenze pesantissime che il sisma ha prodotto in termini di fatturato ad imprese costrette a chiudere, a trovare sistemazioni precarie e provvisorie, a reinventare dalla sera alla mattina la propria attività».
La Cna Abruzzo, che conferma la propria solidarietà alle aziende del Capoluogo, si dice infine disponibile a partecipare con la Cna dell’Aquila a tutte le iniziative messe in campo per risolvere il caso.

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