Pescara. Sindaco di Pescara e Presidente Regione Abruzzo interrogati dal Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, Armando Foschi su una questione inerente il tanto discusso Aeroporto d’Abruzzo. L’interrogazione non riguarda la nube che al momento sta mettendo ko gli aeroporti europei ed italiani ma, il solito e discusso problema assunzioni. A farla grossa stavolta sarebbe la Saga, a cui sembrano non bastare le continue polemiche su crisi di bilancio e fondi zero, tanto da alzare un nuovo polverone per una richiesta d’assunzione da poco inoltrata.
Fin qui tutto nella norma, la Saga chiede solo una nuova risorsa, dov’è il problema? L’inghippo si pone se ad essere assunto dovrebbe essere un post holder. Ma la SAGA, il cui CDA è in scadenza, non ha nel proprio organico già 3 post holder? Ebbene si, e se l’ENAC a cui è stato richiesto di esaminare il candidato approvasse, ne avrebbe 4, tanto da guadagnarsi il primato per il più alto numero di post holder in organico.
Fa riflettere infatti che, l’Aeroporto di Roma Fiumicino (che movimenta 45 milioni di passeggeri ed ha un patrimonio immobiliare per circa 13 milioni di euro) abbia 3 post holder di cui uno per la manutenzione, uno per la progettazione e l’ultimo per la gestione terminal e movimentazione; stessa cosa negli scali di Milano Malpensa, Milano Linate e negli aeroporti maggiori, mentre gli altri hanno generalmente due figure di post holder, di cui uno si occupa di manutenzione e progettazione e l’altro di movimentazione e gestione terminal. “E la Saga, – si chiede Foschi- dove impiegherebbe questa quarta persona?”.
Inoltre sembrerebbe da indiscrezioni trapelate che la persona da assumere sia la sorella di uno degli ingegneri impiegati in Azienda, un posizione che si aprirebbe all’occorrenza quindi.
Il Presidente non si sente di tacere su un’operazione che appare inopportuna dal punto di vista delle reali esigenze dello scalo ma anche inutile, per lo sperpero di denaro pubblico che andrebbe ad appesantire la situazione della Società, già in forte passivo. Per lo più l’attuale Cda vive in regime di prorogatio, e proprio questo elemento dovrebbe far astenere i vertici SAGA da qualsiasi mossa azzardata. Foschi attende solo chiarimenti e una risposta che sani tutti i suoi perché.
Monica Coletti