Pescara, approvato il Piano di alienazione degli immobili

pescaraPescara. Approvata con i soli 21 voti del gruppo di governo la delibera sul Piano di alienazione degli immobili. È quanto reso noto da Lorenzo Sospiri, capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, in merito all’esito della seduta terminata ieri sera intorno all’una e riconvocata per questo pomeriggio.

Durante il Consiglio, la maggioranza avrebbe anche ribadito la volontà di salvaguardare il Mediamuseum, “che mai”, come sottolinea lo stesso Sospiri, “il centrodestra ha affermato di voler smantellare o cancellare, come strumentalmente qualcuno ha tentato di far credere”. E per ribadire tale volontà il sindaco Luigi Albore Mascia avrebbe presentato, come primo firmatario, un subemendamento impegnandosi a riportare in aula e a sottoporre al vaglio dello stesso Consiglio comunale un’eventuale proposta di alienazione dell’ex Tribunale, per ora semplicemente inserito nell’elenco degli immobili alienabili in quanto non funzionali alle attività dell’ente.

Approvata, dunque, la prima delle delibere propedeutiche al bilancio 2010, ossia il Piano di alienazione degli immobili comunali, un lungo elenco che comprende 63 unità tra terreni, frazioni di aree, locali, appartamenti e fabbricati, per un valore complessivo pari a circa 12milioni di euro, che fanno parte del patrimonio comunale e che, però, risultano oggi “non strettamente funzionali alle attività dell’ente”. “Il Piano di dismissione” spegia meglio Sospiri “risponde ad un’idea precisa di politica amministrativa del nuovo governo cittadino, che appena venti giorni fa ha completato l’opera di ricognizione di tutti gli immobili comunali, un maxi-censimento, mai redatto prima dagli anni ’90 a oggi, che ci ha consentito di individuare quelle strutture che costituiscono un costo per le casse cittadine e che potenzialmente potrebbero essere alienate se si presentassero ottime condizioni per il Comune stesso, compresi i bandi pubblici. Ovviamente le procedure di vendita dovrebbero comunque seguire gli iter classici, dunque anche il passaggio in Consiglio comunale, ma soprattutto l’approvazione del Piano stesso non significa che da oggi vedremo su quegli immobili i cartelli con la scritta ‘vendesi’”.

Tra le strutture inserite nel Piano compaiono anche il fabbricato dell’ex Ferrotel in corso Vittorio Emanuele, ma soprattutto il fabbricato dell’ex Tribunale, in piazza Alessandrini, parzialmente occupato dal Mediamuseum, “l’unica struttura ad aver suscitato polemiche strumentali e in realtà infondate. L’amministrazione comunale e il sindaco Albore Mascia in primis non hanno mai sostenuto di voler chiudere il Mediamuseum, né di volerne cancellare l’esistenza. Anzi, il nostro obiettivo è quello di garantire la sopravvivenza di quella realtà e di tutte le altre iniziative culturali e sportive che rappresentano la nostra tradizione. E ieri sera, dopo nove ore di discussione, lo stesso sindaco Albore Mascia ha proposto, come primo firmatario un subemendamento al bilancio con il quale ha precisato che un eventuale procedimento di alienazione dell’ex Tribunale di piazza Alessandrini, si perfezionerà con apposita delibera approvata dal Consiglio comunale”.

In altre parole un eventuale atto di vendita sarà ratificato dall’aula. Il subemendamento è stato approvato con 35 voti a favore di maggioranza e opposizione che subito dopo ha abbandonato l’aula e la maggioranza di centro-destra, mezz’ora dopo la mezzanotte, ha approvato con i soli 21 voti della coalizione di governo la delibera complessiva ed emendata del Piano di alienazione. 

 

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