Chieti. “Don Nicola Cucullo, uomo immagine della buona politica teatina, dovrà necessariamente avere un posto di rilievo nella storia di Chieti attraverso l’intitolazione di un luogo simbolo della nostra città affinché il suo nome e il suo esempio siano noti anche alle future generazioni”.
Così in una nota il segretariopolitico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Condivido pienamente, pertanto, la proposta di intitolare Piazza Malta a Nicola Cucullo – come giustamente sollecitato da tanti cittadini e dal quotidiano “Il Centro” – perché sarebbe il giusto riconoscimento al Sindaco più amato della storia di Chieti, che tanto si è speso per far diventare la nostra città più bella e vivibile con giardini curati, fontane realizzate e piazze riqualificate a cominciare proprio da Piazza Malta divenuta, grazie alla sua grande intuizione, piazza del divertimento di Chieti. Purtroppo, però, credo che l’idea, bella e che viene direttamente dal cuore dei teatini, non sia perseguibile, almeno per i prossimi dieci anni. La normativa che disciplina la toponomastica, regolata dal Regio Decreto Legge 10 maggio 1923, n. 1158 convertito nella Legge 17 aprile 1925 n. 473; – dalla Legge 23 giugno 1927 n. 1188; – dall’art. 10 della Legge 24 dicembre 1954, n. 1228; – dall’art. 41 comma 3 del D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223; infatti, prevede che nessuna strada o piazza pubblica può essere intitolata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni. Lo stesso vale per i monumenti, le lapidi o altri ricordi permanenti situati in luogo pubblico o aperto al pubblico, fatta eccezione, in questo ultimo caso, per quei monumenti, lapidi o ricordi situati nei cimiteri, o a quelli dedicati nelle chiese a dignitari ecclesiastici o a benefattori. Il limite dei dieci anni può essere superato solo per i caduti in guerra o per la causa nazionale. Solo il Prefetto, a ciò espressamente delegato dal Ministro dell’Interno, può consentire la deroga a tali disposizioni in casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano particolari meriti nei confronti della nazione. Troppi, dieci anni per dare il dovuto onore al “sindaco di tutti”. L’alternativa al cambio di denominazione da “Piazza Malta” a “Piazza Nicola Cucullo” potrebbe essere quella di intitolare, quando sarà pronta e funzionale, la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo D’Achille all’ex Sindaco di Chieti, non solo per dare lustro all’Aula, ma anche, e soprattutto, per ricordare costantemente ai consiglieri comunali che lavorare per la città in maniera onesta e senza fini personali è motivo di onore e orgoglio. Ma anche questo percorso, temo, potrebbe scontrarsi con le limitazioni previste dalla normativa perché, pur apparendo di difficile interpretazione il riferimento a “ricordi permanenti situati in luogo pubblico o aperto al pubblico”, si farebbe francamente molta fatica sostenere che la Sala Consiliare non sia luogo aperto al pubblico visto che è, o ameno dovrebbe essere, la “casa” di tutti i cittadini”.
“Decisamente più percorribile, invece, è la strada che porta all’intitolazione della sala della Giunta Comunale a “Nicola Cucullo” – conclude Di Paolo – luogo peraltro sicuramente più rappresentativo della sua figura di amministratore lungimirante e uomo di invidiabile capacità decisionale. Il suo nome, oltre a dare un forte peso Istituzionale al ricordo di un grande figlio di Chieti, rappresenterebbe anche un monito costante per Sindaci e Assessori che si avvicenderanno nel futuro alla guida di Palazzo D’Achille, a seguire il suo esempio di Amministratore di grande rigore morale e intransigente contro le logiche affaristiche”.