Pescara. Il Consiglio provinciale di Pescara si è aperto con un botta e risposta tra il consigliere dell’IdV Attilio Di Mattia e il presidente della giunta Guerino Testa, sui rapporti del presidente con alcune società che operano nel settore della sanità privata.
Di Mattia ha illustrato in aula la sua interrogazione, chiedendo delucidazione a Testa in merito “a frequentazioni passate e attuali, alla luce dei fatti resosi noti a mezzo stampa”. Pur ritenendo di non essere tenuto a rispondere a Di Mattia su questioni che attengono solo la sua persona e “nulla hanno a che fare con l’amministrazione della Provincia di Pescara”, Testa non si è sottratto al confronto, dichiarando che “non esistono conflitti di interessi né incompatibilità e sarebbe sufficiente studiare bene le carte, quelle vere, prima di attaccare chicchessia” aggiungendo di “mettere a disposizione carte e visure a chiunque voglia approfondire la questione”. L’oggetto del discutere nasceva dalla richiesta di chiarimento di Camillo D’Alessandro, consigliere regionale del Pd, in merito alla sua posizione all’interno di società che gestiscono cliniche private e che alcune di esse avrebbero sede legale in via Venezia 4, stesso indirizzo dello studio commerciale di Testa e il suo socio Andrea Di Prinzio.
Il Consiglio ha poi approvato all’unanimità il regolamento per l’attivazione del divieto di fumare in tutti i locali chiusi sede di lavoro degli uffici provinciali, estendendo il divieto anche al pubblico e agli utenti che si trovino nei locali della Provincia.
A maggioranza, con la sola astensione del consigliere Attilio Di Mattia, è stata approvata la modifica all’art. 28 del Regolamento che prevede la concessione dei patrocinio a iniziative promosse da enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private. Con la modifica dell’articolo in questione, è stato aggiunto come criterio necessario alla concessione del patrocinio “l’assenza di barriere architettoniche, o, in alternativa, l’impegno a fornire assistenza alle persone svantaggiate al fine di favorirne la partecipazione, anche con ausili per lo spostamento e l’audizione e altro”. Tutto questo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali Valter Cozzi – per dare sostanza alla dimensione sociale della cittadinanza e per restituire a tutti, come stabilisce l’art. 3 della Costituzione, l’opportunità di sentirsi davvero cittadini a tutti gli effetti, senza distinzione di alcun genere”. Un passaggio culturale decisivo, sulla via dell’integrazione tra persone abili e diversamente abili, in linea con la cultura dell’accessibilità totale che tale assessorato sta portando avanti da mesi.
Il coordinatore del Pdl Sospiri difende Testa. “La politica delle allusioni, delle ambiguità e del veleno non aiuterà l’Italia dei Valori e il centro-sinistra a insinuare l’ombra del dubbio sul comportamento lineare e corretto del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che non ricopre alcun ruolo nella vicenda della sanità abruzzese. E’ purtroppo fin troppo chiaro che, ormai a corto di argomenti, il centro-sinistra, in evidente affanno, tenta di usare l’arma del discredito personale, un’arma che però nasce già spuntata considerando la gestione della stessa sanità condotta dal centro-sinistra al governo regionale”. Ha ribadito il coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo Sospiri, consigliere regionale, in merito alle polemiche sollevate nei giorni scorsi e ancora stamane sul Presidente Testa da parte del centro-sinistra.
“Il Presidente Testa – ha ricordato il coordinatore Sospiri – ha svolto per anni l’attività di commercialista, uno stimato professionista che ha portato avanti con diligenza, correttezza e competenza il proprio lavoro. Una professione però che nulla ha a che vedere con l’attuale carica politica ricoperta dallo stesso Presidente che tra l’altro, sin dalla propria nomina, ha provveduto a rimuovere ogni situazione di presunta incompatibilità. Qualche giorno fa il Presidente Testa, con il Presidente della Provincia di Chieti, Di Giuseppantonio, è stato invitato a interessarsi del caso Villa Pini, come del resto è accaduto anche all’intero Consiglio comunale di Pescara, su richiesta peraltro dello stesso centro-sinistra, pur non avendo alcuna competenza o responsabilità nel merito. Ma la vicenda sta ormai giustamente e opportunamente coinvolgendo il mondo politico a ogni livello vista la rilevanza sociale della tematica e considerando, soprattutto, le centinaia di lavoratori senza stipendio da mesi che vivono con angoscia la febbrile attività messa in campo dallo stesso centro-destra alla Regione Abruzzo per salvare strutture e posti di lavoro. Bene ha fatto, dunque, il Presidente Testa a mostrare il proprio interesse, a dedicare il proprio tempo alla vicenda, pur consapevole di non avere spazio per promuovere iniziative di sorta. Ma, come il centro-sinistra e il Pd dovrebbero sapere, il caso Villa Pini – ha proseguito il coordinatore – ha bisogno della mobilitazione e dell’interesse dell’intera classe politica abruzzese. Né può tale interessamento, di natura puramente politica, del Presidente Testa consentire all’Idv di gettare discredito sulla linearità e trasparenza dello stesso Presidente della Provincia, lanciando accuse infamanti, infondate, che il Popolo della Libertà non consente a quegli esponenti di partito che pure ricoprivano cariche di primo piano mentre la sanità abruzzese piombava in una voragine senza ritorno. Comprendiamo le imbarazzanti necessità dell’Idv e del centro-sinistra che, pur di mascherare le proprie inefficienze, a corto di argomentazioni, tentano ora l’arma della calunnia per sconfiggere una coalizione che più volte li ha drammaticamente piegati attraverso l’esito delle urne. Ma il centro-sinistra dovrebbe anche imparare che spesso tali episodi possono rivelarsi un pericoloso boomerang”.