Pescara, il Comune vuole la responsabile finanziaria. No dal centrodestra: “Provincia in pre-dissesto”

Pescara. Dopo le dimissioni di Bruna Sammassimo dall’assessorato al Bilancio, l’amministrazione Alessandrini elabora il rimpasto di Giunta e di dirigenti: chiesto un contabile alla Provincia ma l’opposizione punta i piedi.

Sono i consiglieri di minoranza alla Provincia di Pescara, Sandro Marinelli, Vincenzo D’Incecco e Guerino Testa di #Provinciaprima e Mario Lattanzio di Forza Italia, ad avvertire il presidente Di Marco dal non farsi “scippare” la dirigente responsabile del servizio finanziario. “Il primo affronto”, dicono i membri dell’opposizione “Di Marco lo ha subito 6 mesi fa dal Presidente della Regione, il quale, incurante del gravoso e complesso percorso di riorganizzazione costruito attorno alla figura chiave del Dirigente Ebron D’Aristotele, con un preavviso di 24 ore ha preteso che il funzionario prendesse servizio in Regione, peraltro con contratto a termine, vanificando mesi di lavoro  e gettando nel caos l’ente”.

Ora “lo scippo” potrebbe arrivare dal dirimpettaio di piazza Italia, ovvero il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, fresco delle dimissioni dell’assessore al Bilancio Sammassimo. Alcune indiscrezioni parlano della richiesta, possibile grazie alla procedura di mobilità fra enti, inoltrata dal Comune alla Provincia per Laura Ferrara, dirigente già in forze durante il mandato sindacale di D’Alfonso e che andrebbe a guidare l’Ufficio Tributi.

“E’ davvero disarmante – spiegano però i consiglieri provinciali – il grado di sottomissione alle esigenze del partito di riferimento, al quale l’attuale maggioranza del Presidente Di Marco ha ridotto la Provincia di Pescara, usata dal PD quale tappabuchi o cestino dei rifiuti, per le più svariate necessità del partito del Presidente”. Tra D’Aristotele e Ferrara, infatti, Di Marco “si è visto costretto a nominare il segretario generale, vedendosi evidentemente indotto a farsi carico proprio dello stesso funzionario da poco scartato dal suo partito al Comune di Pescara”, proseguono i consiglieri di centrodestra riferendosi ad Antonello Langiu, passato a Palazzo dei Marmi subito dopo l’elezione di Alessandrini in Municipio..

E l’avvicendamento potrebbe avvenire proprio mentre Laura Ferrara ha comunicato “la situazione di criticità finanziaria che”, sostengono i consiglieri d’opposizione, “ai sensi dell’artiolo 153 del testo unico degli enti locali, prelude al predissesto e al dissesto”.

“Innanzitutto, non è affatto certo che la dirigente del settore finanze Laura Ferrara sarà trasferita in Comune, anche perché la legge non consente una simile operazione”, replica Di Marco. “Ciò che è vero”, prosegue il presidente della Provincia, “è che stiamo lavorando per abbattere i costi e, come previsto e impostoci dalla Delrio, per ridurre le spese del personale. Palazzo dei marmi ha dei bravissimi dirigenti e, dato che le funzioni fondamentali dell’ente sono state ridotte a tre dalla legge sul riordino, sono certo che i responsabili  che resteranno a lavoro presso la Provincia di Pescara saranno in grado di assolvere una mole maggiore di lavoro non ledendo minimamente la qualità del servizio offerto ai cittadini. Concentrare i servizi nelle mani di un minor numero di dirigenti non è solo un dovere imposto dalla legge, ma anche una regola di buon senso in un momento in cui sono a rischio gli stipendi dei dipendenti di tutte le province d’Italia. A tal proposito, mi auguro di poterne diminuire ulteriormente il numero”, conclude, “anche e soprattutto grazie all’apporto della Regione”.

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