Asl L’Aquila, nuovo botta e risposta Silveri-Pezzopane

L’Aquila. ‘La senatrice Stefania Pezzopane’, dichiara Silveri, ‘ha reiterato con vigore, nella sua veste di elettrice e di parlamentare, la richiesta al Presidente D’Alfonso di dimissionare il sottoscritto.

Da quanto si evince con molta chiarezza, leggendo la nota in questione, le ragioni della richiesta sono due: la prima in assolvimento di uno scambio pre – elettorale ‘ti do i voti se cacci il Direttore Generale della Asl’; la seconda per impedire a quest’ultimo di nominare i Direttori di Dipartimento e vari primari’.

‘Mentre – in quanto elettrice – può ignorare quanto previsto dalle leggi riguardanti le aziende sanitarie, in quanto senatrice dovrebbe conoscere bene le stesse leggi. I casi nei quali un direttore generale può essere rimosso’, aggiunge Silveri, ‘sono molto ben normati e, allo stato delle cose, non consentono al Presidente della Regione di poter agire nel senso voluto nei miei confronti. Quindi, a meno che io non lo voglia, lo scambio voti contro dimissionamento non può perfezionarsi.

Per quanto riguarda invece il voler impedire che sia io a nominare i Direttori di Dipartimento e vari primari, la questione si fa molto più delicata’.

‘Mi pare di ricordare che, per cose molto più lievi nel campo delle nomine in discorso, anche qualche tempo fa scattarono le manette per un amministratore regionale della Campania. Tali nomine infatti’, prosegue il Manager Asl 1, ‘sono prerogativa esclusiva dei Direttori generali e qualunque interferenza può assumere la gravità di reato penale.

Poiché io sono direttore generale nel pieno dei poteri e quindi delle responsabilità che da questi derivano e nel pieno del mio mandato (il mio contratto scade nel gennaio 2018) ho il dovere di procedere alle nomine di figure e organismi all’interno dell’azienda secondo quanto previsto dalle norme e nel pieno rispetto delle mie prerogative.

Mi sembra pertanto doveroso, visto lo stato delle cose, procedere in questo senso, con ogni possibile rapidità al fine di evitare imbarazzi a figure istituzionali della Regione, che stimo e rispetto, ed anche per scongiurare che possano essere chiamate a rispondere di possibili ipotesi di reato. Per lo stesso motivo, di eventuali dimissioni – pur non dovute e sempre se richieste – se ne parlerà dopo’.

PEZZOPANE RISPONDE A SILVERI

“Conosco molto bene le leggi e i loro meccanismi e, visto che Silveri ha scritto che si dimetterà solo se a chiederlo saranno le competenti figure istituzionali, ho sollecitato i vertici della Regione Abruzzo a fare quanto indicato dallo stesso Silveri e quanto promesso dal Presidente della Regione, non alla mia persona, ma a migliaia e migliaia di elettori, che chiedevano un cambio di passo”.

Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, in risposta alle ultime dichiarazioni del direttore generale Silveri.

“Ho sostenuto e sostengo il presidente D’Alfonso per ragioni ben più consistenti dell’avvicendamento del manager. In particolare perché auspico un cambiamento in Abruzzo rispetto all’oscurantismo della giunta Chiodi, di cui Silveri è stato esplicita espressione.

Sebbene in una libera democrazia ogni cittadino ha libertà di parola e dunque può chiedere a chiunque, dunque anche al Direttore della ASL, di farsi da parte, la facoltà di adottare provvedimenti formali appartiene chiaramente ai vertici politici della Regione.

La stessa facoltà di cui si è avvalso l’ex presidente, Gianni Chiodi, quando chiese le dimissioni dell’allora Direttore Generale Marzetti. Anche a lui il mandato sarebbe scaduto diversi mesi dopo, ma Marzetti si dimise, con grande coerenza. E da quelle dimissioni fu proprio Silveri a beneficiarne. Non ricordo che allora Silveri invocasse la legge a protezione di Marzetti.

Se allora il centrodestra non gridò allo scandalo, anzi sostenne l’avvicendamento tra i due, ritenendolo un fatto normale, dal momento che erano cambiate le condizioni e lo scenario politico ai vertici della Regione Abruzzo, non vedo il motivo per cui adesso Forza Italia abbia un atteggiamento diverso. La difesa di Forza Italia fa capire come parte della destra non voglia mollare l’osso. La vicenda del CUP è solo l’ultima evidente prova di mala gestione ed il centrosinistra ha il dovere di cambiare rotta.

Se il manager ritiene che la sua figura sia indispensabile, tanto da dover restare e se gli amministratori regionali lo ritengono adatto ad attuare i nuovi programmi del centrosinistra, ne prenderò atto. Ma migliaia e migliaia di elettori, come me, hanno sostenuto questo Presidente perché in sanità si cambiassero registro e politiche e siamo tutti in attesa di vedere in pratica cosa significa questo cambiamento annunciato prima delle elezioni”.

M5S: ‘LA RABBIA DELLA PEZZOPANE ARRIVA SOLO PER LE POLTRONE’ 

‘Apprendiamo dalla stampa che la Senatrice Pezzopane alza la voce sulla dirigenza Asl. Ormai si è abituati così tanto al fatto che i cittadini stiano in silenzio che non si ha neanche più la decenza di fare tali affermazioni, volte alla spartizione di poltrone, fuori dal clamore mediatico. L’ammissione della Pezzopane sul fatto che la nomina sia solo una questione politica è sinonimo di un sistema chiuso nelle stanze di palazzo e lontanissimo dalla necessità dei cittadini’, si legge in una nota del Movimento 5 Stelle Abruzzo.

“Se le responsabilità dell’attuale manager Giancarlo Silveri nella mala gestione della Asl sono palesi” commenta il consigliere Gianluca Ranieri del M5S “la Senatrice lo dimostri”. E continua “Quello che invece è palese sono i giochi di poltrone che le maggioranze che si susseguono effettuano come se si stesse giocando una partita a Risiko.

Come mai la Pezzopane si infervora tanto sottolineando che la sostituzione della dirigenza Asl sia stata promessa in campagna elettorale del Presidente D’Alfonso e non pensa alle tante promesse elettorali disattese di cui la Giunta è responsabile? Perché le priorità sono sempre legate alle poltrone! E queste dichiarazioni della Senatrice abruzzese ne sono la prova” incalza il consigliere penta stellato.

“Il Presidente D’Alfonso” continua Ranieri “aveva promesso di tagliare gli stipendi dei consiglieri di maggioranza e non lo ha fatto, di salvarci dagli ufo e non ha emesso un solo atto di governo, all’infuori di una risoluzione( sotto la quasi costrizione delle opposizioni) per tutelare il territorio, aveva promesso di coccolare i pazienti e sta chiudendo reparti in ogni angolo della Regione. Ma alla Pezzopane sta a cuore solo la promessa di dare la poltrona ad una figura politica vicina al PD”.

‘E’ assurdo constatare che i “signori” della politica abruzzese ormai non abbiano neanche più l’accortezza di fare tali manovre preoccupandosi della reazione dei cittadini. La ASL è un ente importante e la nomina dirigenziale deve essere fatta a tutela dei cittadini che si amministrano e non per il poltronificio. Chiediamo che i criteri e le scelte siano condivise con l’opposizione.

Il M5S ha davvero a cuore il futuro di questa regione, che però è sempre più veloce verso la rovina e ci auguriamo che la voce della Senatrice si alzi anche per tutte le altre promesse fatte, ad oggi non mantenute, dal Presidente D’Alfonso che ricadono sulla quotidianità dei cittadini abruzzesi che ha l’onore di rappresentare in Senato’, concludono nella nota.

DE MATTEIS (L’Aquila CittàAperta): ‘PEZZOPANE AFFRONTA PROBLEMI CON DEMAGOGIA’

Giorgio De Matteis dell’Aquila CittàAperta, in relazione alle recenti dichiarazioni della senatrice Stefania Pezzopane sul manager della ASL dell’Aquila, rileva: “La senatrice Pezzopane torna sulle scene aquilane occupandosi di sanità, dopo la sua ultima tournee nell’avanspettacolo della politica.

Da qualche giorno a questa parte – scrive in una nota l’ex vice presidente vicario del Consiglio regionale – notiamo come la tuttologa Pezzopane, esperta in nomine e posti, si stia dedicando nuovamente alla Asl aquilana.

Conviene ricordare alla smemorata Pezzopane che, in relazione all’avvicendamento dell’ex manager Marzetti, mai rimpianto, lo stesso non si dimise, rimase al suo posto fino a quando venne avvicendato in funzione della legge abruzzese che riduceva da sei a quattro le aziende sanitarie. In particolare, riduceva a una la Asl in provincia dell’Aquila e quella in provincia di Chieti.

La sua ignoranza – è sempre De Matteis a parlare – testimonia come, ancora una volta, si occupi in maniera demagogica e inconsistente dei problemi. A questo dobbiamo aggiungere un altro aspetto: circa un anno fa il sottoscritto lancio’ l’allarme su cio’ che avrebbe comportato in Abruzzo l’applicazione del decreto Lorenzin. Era il tempo della discussione sul numero delle aziende. Mi permisi di dire che era inutile discutere sul numero delle aziende in Abruzzo, quando il vero problema sarebbe stato – come sta accadendo oggi – l’applicazione del decreto Lorenzin.

In particolare, per quanto riguarda il criterio demografico che dovra’ essere adottato per individuare il numero dei reparti e dove collocarli. Questo, aprirà uno scontro durissimo in tutta la regione. Pertanto, come minoranza – annuncia De Matteis – chiederemo un Consiglio comunale straordinario alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Paolucci e del commissario alla sanità D’Alfonso, affinchè vengano a spiegare in Aula, come intendono applicare il famigerato decreto Lorenzin e cosa comportera’ rispetto all’ospedale dell’Aquila.

Invitiamo, quindi, la premiata ditta Pinocchio-Cialente e Pezzopane-selfie, a occuparsi di cose ben piu’ serie della cacciata dell’attuale manager della Asl dell’Aquila. Cialente e Pezzopane farebbero bene ad informarsi anche presso l’attuale ministro Lorenzin, magari scoprirebbero di essere dei clamorosi ignoranti sull’argomento, ma questo non aggiungerebbe nulla a quello che sappiamo. Quanto a D’Alfonso – conclude il consigliere comunale di opposizione – si informino meglio, perche’ da bravo democristiano, valuta le persone per quello che sanno fare, per la loro professionalita’ e non per l’appartenenza alla ‘Ditta’ come, invece, e’ patrimonio dei piccoli eredi del Partito comunista italiano”.

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