Chieti. Umberto Di Primio ha tracciato un’analisi del voto del primo turno delle amministrative di Chieti ed ha illustrato le iniziative che verranno messe in campo in vista del ballottaggio del prossimo 14 giugno nel quale se la dovrà vedere con il candidato del centrosinistra, Luigi Febo.
“In questi giorni più che alla campagna elettorale si pensa al futuro della città – ha detto Di Primio – ai cittadini chiediamo di sostenerci anche per il 14 giugno. In questa campagna elettorale è venuta tanta gente di Chieti e nessuna giunta regionale, non è campanilismo ma c’è gente che ci mette la faccia. La campagna elettorale non è finita, ma prosegue all’insegna delle cose fatte bene. Ho iniziato questa campagna elettorale dove c’era l’annuncio che si doveva andare a Chieti Scalo perché si parlava solo di Febo. Non bisogna pensare che una persona che abita da qualche parte sia sindaco di quel posto ma che il sindaco lo è di tutta la città, tra l’altro pure a Chieti Scalo ho vinto io. Ho vinto in 45 sezioni su 57, ho perso di poco in 11 ed una è andata in parità. Questo è il risultato della città che conta, città che sta con me e con il centrodestra. Dobbiamo riconfermare queste percentuali, l’entusiasmo che c’è intorno a me è positivo. Non è la prima volta che mi candido ed è la seconda volta che mi candido come sindaco. L’altra volta ho vinto al primo turno ma non avevo l’entusiasmo che vedo adesso. In caso di vittoria porteremo 5 delle 6 liste che hanno partecipato alla campagna elettorale, questo significa che non abbiamo fatto una lista ma abbiamo spalmato chiedendo e trovando consensi. Dall’altra parte non ci sono liste con le persone ma cartelli. In caso di una sconfitta invece porteremo 4 liste su 6. Noi abbiamo portato la cittadinanza all’interno del Consiglio Comunale e nella programmazione della politica. Noi portiamo la città all’interno della politica e dall’altra parte cartelli delle segreterie politiche. Noi non avremo le mani legate. Qualche mese fa non tutti credevano nella mia candidatura, oggi ho dimostrato che la mia candidatura è spendibile. Ho voluto ascoltare tutti i candidati sindaco, per un fatto di correttezza non farò accordi con la sinistra. Non faccio apparentamenti con nessuno perché ho un rispetto più che profondo per chi ha preso zero nelle mie liste che ha messo la faccia e fatto sacrifici. Me ne prendo la responsabilità, se perdiamo le elezioni sarà colpa mia perché non mi sono apparentato, però se vinceremo mi prenderò i meriti. Penso alla città e al suo futuro. Ai candidati sindaco ho chiesto di sottopormi delle idee che se le riterrò meritevoli le adotterò e saranno targate da loro. Le scelta di fare le liste pensando alle persone e non alle bandierine, consente di portare in Consiglio 5 gruppi, questa è una cosa importante sulla quale dobbiamo continuare a lavorare. Come Nuovo Centro Destra faremo delle scelte prese anche a livello nazionale, una di queste è basta con il Governo Renzi. L’esperienza di Chieti deve essere pilota, noi mettiamo insieme le persone accomunate dalle idee e dai progetti e non dai cercatori di voto ed arrivisti affamati di poltrone. Non verranno leader nazionali perché non possono capire la realtà locale di Chieti. I comizi per me rappresentano uno degli elementi più importanti perché solo il sindaco può parlare di e per la città. Deve parlare il sindaco, deve parlare alla gente e lo deve fare con il cuore. Ho fatto la stessa scelta 5 anni fa perché penso che chi crede in noi sia la nostra forza, abbiamo intenzione di lavorare su questo”.
Francesco Rapino