Chieti. “Da quando è iniziata la campagna elettorale non facciamo altro che leggere di uno stucchevole rimpallo di accuse tra Umberto Di Primio e Luigi Febo”.
Così in una nota il candidato sindaco di Chieti di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “L’uno chiama in causa l’altro su questo o quel problema (e sono tanti) della città. Soluzioni proposte, però, zero. A questo punto sono certo di farmi interprete di un dubbio spontaneo condiviso da tanti cittadini: ma chi ha governato Chieti in questi ultimi dieci anni? Dove erano Di Primo e Febo? Non sono stati forse l’uno sindaco uscente e l’altro assessore nel precedente quinquennio? Chieti vede da anni fabbriche e negozi che hanno chiuso i battenti l’uno dopo l’altro, strade dissestate in centro e in periferia, teatro Marrucino abbandonato dal Comune, e l’elenco potrebbe continuare purtroppo all’infinito. E i due candidati dai grandi partiti nazionali, esattamente come stanno facendo da tempo i loro degni rappresentanti in parlamento, non trovano altro da fare che rincorrersi in uno scarica barile che sa tanto di povertà di contenuti e progetti. Anziché occuparsi dei problemi dei teatini, infatti, il sindaco uscente ed il candidato del PD trovano la forza ed il tempo solo di cercare di togliere voti all’altro con accuse ed invettive ormai quotidiane. Non sarà che magari sono a corto di argomenti concreti e di programmi seri per la città? Ormai la strategia di questi signori è acclarata: parlar male dell’avversario “principale” (anche se questo sarà l’elettorato a dirlo, e ci saranno delle sorprese). Poi se tutti e due hanno governato la città nell’ultimo decennio e sono quindi responsabili a pieno titolo della caduta libera in cui versa Chieti, a loro sembra importare ben poco. Se è questo che hanno in mente per Chieti, se intendono proporsi come sindaco della nostra città pensando a gettare fango sugli avversari al solo scopo di coprire le proprie colpe ed i propri errori come amministratori, allora io credo che i cittadini di Chieti abbiano davvero di che temere se uno di loro due dovesse essere eletto. E’ evidente che o hanno la coda di paglia o non sanno cosa dire di fronte alla triste condizione di Chieti che loro stessi hanno contribuito a creare”.
“Fanno tante chiacchiere, si contestano a vicenda – conclude Di Paolo – ma alla fin fine l’unica cosa incontestabile di questa campagna elettorale è questa: Di Primio e Febo hanno amministrato la città per cinque anni ciascuno, e la situazione che hanno creato è sotto gli occhi di tutti. Consapevoli del fallimento della propria amministrazione, non trovano di meglio da fare che usare la vecchia tattica di puntare il dito l’uno contro l’altro. I cittadini di Chieti, però, hanno certamente capito che si tratta di uno specchietto per allodole e non cadranno per l’ennesima volta nella trappola di chi cerca ad ogni costo il consenso senza propositività alcuna. E soprattutto, senza fare mea culpa e in piena confusione… come due pugili suonati!”.