Sulmona. “Ci avevano assicurato che la scelta dei Comuni del cratere era frutto di una valutazione puramente scientifica e tecnica. Dalle intercettazioni, invece, si può supporre altro: una scelta di convenienza politica. Si spiegherebbe allora l’esclusione del Comune di Sulmona”.
Sono le parole di Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico, che ricorda come più volte siano giunte richieste di estensione del cratere a Sulmona da parte dei vari sindaci, della Comunità Montana e della stessa Stefania Pezzopane, presidente della Provincia de L’Aquila.
“Stando alla cronaca” continua Paolucci, “quegli imprenditori scelti per ricostruire in Abruzzo dopo la Maddalena erano tanto sicuri dell’esclusione di Sulmona che oggi la città nel cratere continua a non esserci e nessuno ha saputo spiegare il perché. Troviamo assurdo e incredibile che tutto questo sia accaduto sotto gli occhi della Regione, assente o forse colpevolmente in silenzio”.
Con l’occasione, il segretario regionale del Pd si è soffermato su quanto sta avvenendo alla sulmonese Rosanna Sebastiani, oggetto di accertamenti da parte della Guardia di Finanza su sollecitazione dello stesso prefetto e dello stesso sindaco della città. “Ci sembra preoccupante” spiega, infatti, a riguardo “che il giorno della pubblicazione delle intercettazioni sia partita l’operazione per screditare Rosanna Sebastiani, colpevole di aver dato voce ai terremotati della Valle Peligna con la sua protesta. A fronte di un capo di imputazione o un processo che riporta a eventi legati alla costituzione del cratere, la Regione dovrebbe costituirsi parte civile in nome di tutta la popolazione. Il Partito Democratico sta con gli abruzzesi, vittime loro malgrado di questa inquietante vicenda”.