Chieti. “Lo stato di decadimento della città è abbastanza evidente: ci sono diverse strade dissestate, viali e percorsi pedonali lasciati all’incuria, trascurabile o addirittura inesistente il controllo sul territorio”.
Così in una nota il candidato sindaco di Chieti del Movimento 5 Stelle, Ottavio Argenio, che aggiunge: “La nostra attenzione, di recente, è stata tuttavia richiamata da alcuni residenti della zona San Salvatore, Villaggio del Fanciullo che hanno segnalato al nostro Danilo Primiterra un fatto singolare. Qualche giorno fa sono stati scaricati enormi tubi in plastica, ed altro materiale edile, a meno di un metro di distanza dal ciglio della strada. Non c’è alcun cartello di lavori in corso o di opere imminenti o un avviso, un cartello che indichi la provenienza o l’eventuale uso che si dovrà fare di quel materiale e chi dovrà farlo. L’aspetto più rilevante tuttavia, è che qualcuno abbia scaricato quel materiale in una zona di transito veicolare ed in modo tale da rappresentare un pericolo per chi vi si trovi in transito, è infatti sufficiente una distrazione anche lieve per correre il rischio di urtare i materiali. Sembra quindi il caso che qualcuno provveda a segnalare l’accaduto agli organi competenti affinché siano scongiurate situazioni di pericolo ed accertate eventuali responsabilità. Qualcuno dei residenti ha esternato al nostro Danilo il sospetto che si tratti di una “dimostrazione di intenti”, la solita storia che si verifica, con l’approssimarsi della data delle elezioni, nelle zone periferiche della città che più di altre hanno bisogno delle opere di urbanizzazione; zone che subito dopo vengono lasciate nel dimenticatoio”.
“Racconta chi vive in zona che anche in passato – conclude Argenio – nel periodo immediatamente precedente le elezioni amministrative qualcuno ha fatto la stessa identica cosa che evidenziamo oggi, ovvero scaricare qualche metro di tubi e altro materiale sul ciglio della strada affinché i residenti pensassero che, finalmente, l’amministrazione comunale fosse impegnata nell’esecuzione di quei lavori sempre promessi e mai realizzati”.