Guardiagrele. Da pochi giorni si è arrivati, dopo un iter lungo circa otto anni, alla nomina del Consiglio Direttivo dell’ente Parco nazionale della Majella.
Il direttivo è composto da 8 membri di cui 4 di espressione ministeriale e di associazioni di protezione ambientale e 4 di espressione territoriale (cioè espressione della Comunità del Parco e quindi dei comuni del territorio facenti parte del parco). Questa è sicuramente un’ottima notizia, che rappresenta un punto di svolta rispetto al passato, perché si evita uno sbilanciamento di rappresentanza, che esisteva finora, e si dà maggior influenza al territorio stesso, in maniera tale da arrivare ad una gestione organica, partecipata e congiunta dell’Ente Parco.
Nell’ultima seduta della Comunità del Parco si è redatta una mozione propositiva di tipo programmatico da portare all’attenzione del Consiglio direttivo appena insediato.
Orlando Console: “In primis si è valutata la necessità di rivedere il Piano e soprattutto il regolamento del Parco, con la finalità di superare la visione del Parco come vincolo e far sì che si trasformi in una vera e propria opportunità e che esso diventi finalmente espressione dei comuni, del territorio e non rimanga solo un ente di emanazione ministeriale “lontano” dalle esigenze di sviluppo del territorio, seppur con l’obiettivo principale della tutela ambientale. E’ stato poi posto il problema, e su questo mi ero espresso nei vari incontri precedenti della Comunità del Parco e con il Presidente dell’Ente, della sperequazione dei fondi per la promozione, fondi che negli ultimi anni sono stati utilizzati principalmente nel territorio di Sulmona, trascurando in maniera evidente gli altri territori, tra cui Guardiagrele e la Majella Orientale. Auspico che il nuovo Consiglio direttivo possa dare un contributo a superare questo andamento, e che il Parco da ente ministeriale finalizzato alla tutela ambientale, diventi anche uno strumento di promozione e valorizzazione del territorio, ma di tutto il territorio nella sua interezza.
Nelle more di un maggior coinvolgimento territoriale, dato che la sede legale di Guardiagrele ha a disposizione varie stanze, abbiamo valutato anche la possibilità che possa installarsi a Guardiagrele un ufficio del Presidente della Comunità del Parco dove egli possa incontrare ed interloquire con i Sindaci agevolando ancor più la creazione di sinergie con il territorio del Parco; per questo motivo ritengo necessaria una presenza più assidua anche del Presidente dell’Ente Parco a Guardiagrele, chiesta più volte a gran voce nelle sedi opportune sia dal Sindaco Sandro Salvi che dal sottoscritto”.