Chieti. Dopo Francesco Ricci, è il turno di Enrico Raimondi. Sotto accusa, infatti, la delibera sul teatro teatino, che domani dovrebbe tornare all’esame dell’aula dopo essere già stata deliberata dalla maggioranza di centro-sinistra nel corso dell’ultima riunione dell’Assise civica.
Secondo quanto descritto da Mario Colantonio, consigliere comunale di minoranza al Comune di Chieti, il dirigente avrebbe dovuto, infatti, riformulare l’atto, che è già stato deliberato in giunta. “Tornerà, quindi” sottolinea a riguardo, “nuovamente all’esame del Consiglio con un dispendio di energie ed economie solo perché, con la solita arroganza, il centro-sinistra ha fatto orecchie da mercante alle mie legittime richieste esposte in commissione e dettagliatamente ribadite in aula. Resta da vedere, inoltre, come questa maggioranza riuscirà a tirarsi fuori dalle secche in materia di personale, visto che, per quanto riguarda la pianta organica, hanno fatto un pasticciaccio che rischia di far trovare il Comune sommerso da una moltitudine di ricorsi”.
La minoranza interpreta queste difficoltà come segnali di fallimento della gunta e senso di smarrimento. “Un disorientamento istituzionale” precisa Colantonio “che per la verità dura da diversi mesi, ma che ha avuto nelle ultime settimane un’accelerazione improvvisa a causa dell’approssimarsi dell’appuntamento elettorale”.