Fondi Ue: opposizione L’Aquila, ‘Miliardi di euro restano in casse se non se ne fa richiesta’

L’Aquila. “Quello delle risorse stanziate dall’Europa, e accessibili tramite la risposta a bandi comunitari, costituisce una grande occasione finora sprecata per la nostra città. Miliardi di euro, che potrebbero essere investiti in settori nevralgici del sistema produttivo, incentivando sviluppo e innovazione e creando posti di lavoro, restano nelle casse europee, dal momento che, qui da noi, nonostante la perdurante situazione di crisi economica e occupazionale, quasi nessuno ne fa richiesta”.

E’ quanto hanno sostenuto in conferenza stampa i consiglieri comunali di opposizione al Comune dell’Aquila Giorgio De Matteis, Emanuele Imprudente (L’Aquila Città Aperta), Luigi D’Eramo, Vito Colonna (Prospettiva 2022), Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila).

“I progetti finanziati – hanno evidenziato – sono addirittura la metà di quelli di altre realtà urbane come Chieti, Pescara e Teramo. Abbiamo chiesto alla Regione Abruzzo l’istituzione di una task force finalizzata a intercettare finanziamenti europei, dal momento che, a questo punto, e’ chiaro che i soggetti privati e le aziende non possono intraprendere da soli questo percorso”.

Secondo l’opposizione ” occorre fare rete a livello istituzionale, coinvolgendo anche l’Università e i l’Istituto di Fisica nucleare. A che punto siamo?. In che modo la Regione intende promuovere e facilitare l’accesso a questi fondi, mettendosi concretamente, e non solo a parole, a fianco di un territorio piegato da una crisi senza precedenti?”.

I consiglieri aspettano risposte, da parte del presidente D’Alfonso, “anche sul ruolo del polo farmaceutico aquilano, visto che non e’ chiaro se esso rappresenti una priorita’ oppure no. Cosi’ come un altro interessante quesito riguarda il polo fieristico aquilano.

Verra’ realizzato?, si sono chiesti, e in quale sede?. Da parte dell’opposizione, infine, un’osservazione sul bilancio di previsione 2015 del Comune dell’Aquila. “Dopo aver messo tanta fretta al settore per la sua predisposizione, Cialente non ne parla più. Il motivo – sostengono De Matteis De Matteis, Imprudente, D’Eramo, Vito Colonna e Daniele Ferella – e’ che, come avevamo annunciato, c’e’ un buco da 20 milioni di euro.

Una voragine che non potrebbe essere sanata se pure aumentassero a dismisura tasse e balzelli. Il Comune, dunque, e’ sull’orlo del default e, intanto, nella serata di ieri, quasi fuori tempo massimo, e’ stata convocata, per oggi, una seduta della Commissione consiliare ‘Programmazione e bilancio’ allo scopo di approvare una proposta deliberativa che, a quanto pare, deve andare in Consiglio comunale domani stesso.

Si tratta del testo che regola il pagamento dei canoni, di compartecipazione e di locazione, nei quartieri Case e nei villaggi Map. Qual è la fretta e, soprattutto, qual e’ l’urgenza, dal momento che la delibera che regolava i pagamenti per il 2014 e’ stata approvata, con tutta calma, a fine anno?. Sembrerebbe proprio che l’urgenza sia solo quella di non dare la possibilità al Consiglio di discutere, di esaminare e di intervenire sul testo, andando a fondo a questioni cruciali.

Per esempio su come sia stato calcolato il canone di compartecipazione, fissato a 60 centesimi al metro quadro, in base al calcolo ‘storico’, si sostiene, delle spese di manutenzione ordinaria. Ci chiediamo come sia stato possibile, dato queste ultime non sono mai state effettuate. La fretta, dunque – hanno quindi affermato i consiglieri – sembra sia dettata dal mero bisogno di fare cassa e di mettere il bavaglio al Consiglio comunale”.

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