Roma. “Il Comitato nazionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) ha dato parere favorevole al progetto della piattaforma petrolifera Ombrina Mare e ciò dimostra l’ambiguità del Pd. A Roma hanno approvato lo “Sblocca Italia” che, di fatto, ha riaperto le porte a quest’ aggressione alla nostra costa, respingendo anche l’emendamento da me presentato e che chiedeva, quanto meno, di ripristinare i vincoli di salvaguardia costiera”.
Lo afferma il deputato Fabrizio Di Stefano in una nota.
“In Abruzzo , al contrario, dichiarano la propria contrarietà ed indignazione a questo insediamento – prosegue Di Stefano – èora di finirla con questa ambiguità: D’Alfonso è davvero contrario? Allora sbatta i pugni nelle sedi opportune e faccia sentire il suo peso politico se ne ha. Se invece è d’accordo, la finisca di fare l’ipocrita”.
“Avevano detto che con il Parco della Costa Teatina avrebbero evitato simili insediamenti a mare ma così non è.
Stanno predisponendo invece un ennesimo mostro vincolistico: il Parco della Costa , per l’ appunto, non evitando affatto la costruzione di nuovi insediamenti a mare quali i pozzi di estrazione”.
” Non prendano più in giro nessuno – conclude Di Stefano: il Parco serviva solo a questo, adesso non ha più nessuna utilità e sarebbe solo deleterio realizzarlo. Ombrina invece si può ancora bloccare e noi porteremo avanti la nostra battaglia fino in fondo per farlo. Ma chi è alla guida del Governo nazionale e regionale si assuma in pieno tutte le sue responsabilità. I fatti parlano da soli: fino a quando al Governo, sia nazionale che regionale, c’è stato il centrodestra, tali insediamenti non sono mai stati realizzati. Oggi con Renzi e D’Alfonso tutto questo sta per diventare realtà”.