Chieti. I capigruppo consiliari di minoranza della Provincia di Chieti chiedono la sospensione di una delibera di giunta provinciale. Si tratta, più precisamente, di quanto deciso in merito al nuovo Sistema Bibliotecario Provinciale, che sarà attivato il prossimo 1 febbraio in una differente veste.
Secondo quanto precisato dalla delibera, infatti, la giunta sarebbe stata mossa a preferire una riorganizzazione delle biblioteche del comprensorio teatino a causa di un “generalizzato contenimento della spesa dell’ente” che porterà a una sua drastica compressione.
I consiglieri di opposizione precisano che la provincia di Chieti sarebbe l’unica in Abruzzo che ha fatto “sistema” con un complesso di biblioteche comunali, scolastiche e private, arrivando a contemplarne ben 72. “Molte biblioteche” commentano a riguardo “rischiano seriamente la chiusura, con un gravissimo depauperamento dell’offerta culturale del territorio, soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni e le zone interne”.
Inoltre, i consiglieri sono del parere che un sistema del genere porterebbe all’annullamento di una delle poche concrete manifestazioni di “promozione” del territorio esistenze nel comprensorio teatino. Per queste ragioni, si fa richiesta della sospensione della delibera. “Sembra piuttosto l’ennesima scelta tesa a punire qualcuno” conclude a riguardo Camillo D’Amico, “nella più becera attuazione dello spoil-system, piuttosto che ad innovare e migliorare l’esistente. Sono dieci anni che il Sistema Bibiotecario Provinciale è in attività e l’apprezzamento degli utenti ed usufruitori è sempre stata alta e positiva. Speriamo che Di Giuseppantonio si ravveda ed accolga presto la nostra richiesta di un incontro di merito”.