Pescara. Il Partito Democratico di Pescara non ha ancora eletto il segretario provinciale. Il risultato venuto fuori dalle primarie di ieri ha visto un sostanziale equilibrio, o da un altro punto di vista, una spaccatura in due tronconi. Da un lato la Sclocco e D’Ambrosio con Castricone e dall’altro Di Marco con Di Matteo, D’Alfonso e gran parte dei giovani democratici.
Lo scontro finale: la prossima assemblea provinciale (eletta ieri), composta da 97 delegati di Castricone, 89 di Di Marco, 13 di De Dominics e 4 di Patriarca. Insomma gli uomini dell’ex presidente della provincia saranno decisivi per l’elezione del nuovo segretario. Salvo sorprese sarà ancora una volta Antonio Castricone. Non sono escluse sorprese, visto che la città di Pescara, eccezion fatta per il quartiere di Rancitelli, ha premiato il sindaco di Abbateggio Antonio Di Marco. Castricone ha fatto il pienone a Popoli, Pianella e Montesilvano. Patriarca ha conquistato i delegati a Montesilvano, dove la Marino è stata sempre forte, e al suo quartiere Colli di Pescara. Bussi e Città Sant’Angelo per l’ex presidente della provincia, che in città non ha sfondato. Se Castricone sarà confermato alla segretaria provinciale del PD, lo farà con il forte sostegno della periferia. In città è ancora forte l’influenza di Luciano D’Alfonso.