Avezzano. Il Movimento 5 Stelle torna a tuonare in Regione, chiedendo ragguagli riguardo al “polo formativo e socio-culturale” che dovrebbe interessare il Palazzo Torlonia di Avezzano.
All’interpellanza dei pentastellati, presentata oggi in Consiglio Regionale dal consigliere Gianluca Ranieri, ha risposto l’Assessore Paolucci affermando che “il dettaglio delle funzioni e dei servizi è demandata a successive progettualità della Presidenza del Consiglio Regionale e al Comune di Avezzano”.
“Il M5S ha cominciato a chiedersi”, afferma il consigliere Ranieri, “quali progetti concreti, oltre un generico “polo formativo e socio-culturale”, avesse in mente il Sindaco di Avezzano Di Pangrazio Gianni quando ha chiesto direttamente al Presidente del Consiglio Regionale Di Pangrazio Peppe, e non all’Assessore regionale al Patrimonio, l’uso dello storico palazzo di proprietà della Regione. Nessuno degli atti che riguardano la vicenda, e che abbiamo letto, forniva, infatti, informazioni esaustive”.
Per questo, già nello scorso Consiglio Regionale, il consigliere Ranieri aveva provato a porre alcune domande. Ma l’interrogazione fu bocciata dal presidente del Consiglio Regionale Di Pangrazio. Un cavillo che ha rimandato di circa un mese il confronto in aula.
‘Si è giunti, così – si legge in una nota del Movimento 5 Stelle – ad oggi per sapere ufficialmente solo ciò che già era noto: a decidere sul destino del Palazzo Torlonia, oggi sede di servizi importanti per tutta la Marsica, saranno due cariche istituzionali legate da stretto legame di parentela. Con un budget a disposizione di 80.000 euro per una prima fase di realizzazione e gestione temporanea del polo’.
“Viste le recenti polemiche per le nomine in Regione Abruzzo e nel Comune di Avezzano, non possiamo fidarci di una politica che fa dell’incarico personale e diretto la sua regola”, afferma Ranieri, “se gli incarichi fiduciari, per quanto discutibili, sono nelle loro facoltà, il Palazzo Torlonia è un bene di tutti gli avezzanesi sul quale devono decidere i cittadini e il territorio. Su questo punto non cederemo di un millimetro”.