Campus Automotive, Febbo: ‘Scelta immotivata e pericolosa il rinvio dell’opera’

Pescara. “Conoscere le reali motivazioni che hanno indotto l’Esecutivo regionale a stralciare parte del Campus dagli attuali programmi operativi dei fondi Fas 2007-2013 rinviando la realizzazione dell’opera alla nuova programmazione Par-Fsc 2014-2020, così come si evince dalla Dgr. n. 67/2015”.

Questa è la richiesta avanzata dal Presidente di Commissione di Vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo attraverso un’interrogazione scritta che ritorna sull’argomento dopo aver sollevato la questione in una conferenza stampa da parte del Gruppo regionale di Forza Italia.

“Per quale motivo – continua Febbo – non è stata intrapresa un’azione di concertazione con tutte le parti economiche, sociali e sindacali, nonché una specifica audizione presso il Comitato di Sorveglianza con i Ministeri competenti, per decidere le sorti di una fetta consistente dei fondi Par-Fsc (Fas) e, invece autonomamente, si decide di bloccare un bando che la Camera di Commercio, come si evince dal Report della riunione del 7 luglio 2014, era pronta a procedere alla sua pubblicazione per l’individuazione del soggetto esecutore dell’opera??? L’attuale Esecutivo regionale intende scaricare le motivazione del blocco del Campus alla incertezza nel rispettare la scadenza del 31.12.2015 per produrre obbligazioni giuridicamente rilevanti ma questa tesi non ha le gambe per camminare visto che l’attuale Governo si è insediato da 8 mesi e su altre opere si registra una particolare e strana accelerazione: si veda l’impianto di Gpl al Porto di Ortona e il Ponte del Cielo a Pescara. Con questa scelta oggi la Regione si assume una grossa responsabilità mettendo a rischio risorse importanti e fondamentali che precedentemente sono state pianificate con organizzazioni datoriali, sindacati, sindaci, università, istituti di credito e portatori di interesse con la realizzazione del Campus che era stato individuata come azione “cardine” e “strategica”, partita nel lontano 2004, dal Ministero dello Sviluppo Economico. Forse l’attuale esecutivo regionale dimentica, concentrato in altri “progetti”, che in Abruzzo il settore meccanica automotive rappresenta circa il 15 per cento del Pil industriale e in termini economici interessa circa 25-30 mila addetti con un fatturato tra 7-8 miliardi di euro.”

“Inoltre – rimarca Febbo – mi preme ricordare come ancora non sono noti i criteri con i quali si procederà al taglio dei 100 milioni di euro delle risorse ex-FAS che ha imposto il Governo Monti entro il 31/12/2014 e, soprattutto, in quali ambiti regionali andrà ad incidere tale taglio. Credo che sia doveroso un confronto a tutto campo per determinare le linee di premialità e sostenibilità rispetto ad una economia regionale che può iniziare ad intravvedere l’aggancio ad una ripresa da più parti individuata. L’apporto dei portatori d’interesse, con il Tavolo dello sviluppo messo in piedi dal presente Governo Regionale, è indispensabile ma spiace constatare che non vengono interpellati e soprattutto il loro silenzio assordante (assuefazione e sottomissione) che desta più di una preoccupazione ”.

“Pertanto – conclude il Consigliere regionale di Forza Italia – quello che doveva essere entro il 2017 l’opera strutturale strategica che guarda oltre confine regionale, nazione ed internazionale grazie ai quattro laboratori per la ricerca e una pista test per effettuare prove dirette, quella infrastruttura tutta rivolta all’innovazione e alla ricerca che doveva rendere la comunità abruzzese più forte nelle sfide della globalizzazione rimarrà ancora per molto tempo un sogno”.

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