Pescara. Ha raggiunto i 538mila euro nel 2014 la spesa del Comune di Pescara per le indennità spettanti ai consiglieri comunali per la loro presenza alle sedute del Consiglio e nelle commissioni (fonte: www.soldipubblici.gov.it). C’è chi, però, prova sempre ad aggiudicarsi il “gettone” con una fugace firma, per poi allontanarsi dall’aula dei lavori. Ora il Movimento 5 Stelle lancia la proposta per obbligare alla presenza per i due terzi della durata delle assemblee.
Erano stati proprio i grillini a denunciare a gennaio la (annosa) usanza di alcuni consiglieri di presentarsi in commissione a pochi minuti dalla fine apponendo, però, sul registro di presenza l’ingresso ad inizio seduta. “Così basterebbe un minuto per potersi accaparrare l’indennità”, avevano tuonato i consiglieri Sabatini, Alessandrini e Di Pillo, ottenendo dal presidente del consiglio comunale una circolare atta a richiamare i segretari di commissione come unici autorizzati a registrare le effettive presenze e spettanze. Ad ogni commissione, infatti, vengono erogati 62 euro lordi a partecipante, come stabilito dall’articolo 82 del Trattato unico degli enti locali. Al contrario del Comune a statuto speciale di Agrigento, dove le cronache recenti raccontano di politici intenti a riunirsi in seduta anche alla vigilia di Natale per accumulare gruzzoletti d’indennità, almeno il Comune di Pescara pone, con l’articolo 27 del proprio regolamento, un massimo di 24 sedute retribuite al mese. Ma considerare “l’effettiva presenza” non basta: “Rimane eticamente immorale”, sostengono i grillini, “prendere un gettone per pochi minuti di presenza, oltre a non fornire il giusto lavoro alla comunità che ci paga”.
Per questo stamattina hanno lanciato una proposta di delibera al regolamento, riprendendo quanto già adottato dal consiglio comunale di Roma, “fissando un vincolo temporale”, ha spiegato la capogruppo Alessandrini, “attraverso il quale la corresponsione del gettone si applica solo se il consigliere partecipa ad almeno i due terzi del tempo totale delle sedute di Consiglio e commissione ritenute valide”.
Per quanto riguarda il consiglio comunale, sono i segretari dell’Assise ad essere già preposti a segnare ogni minima entrata e uscita dei consiglieri dall’Aula. Per i pentastellati, quindi, “la funzione dovrà essere estesa anche ai segretari di commissione”. E c’è già chi si prepara al fotofinish.