La FIAB Teramo dice la sua per tramite del presidente, Gianni Di Francesco: “Senza entrare nel merito dell’apertura in città di un’attività di fast food, come FIAB crediamo che il parcheggio multipiano di Piazza San Francesco non debba essere snaturato nella sua funzione fondamentale di nodo intermodale a servizio del centro storico. Il fatto che la struttura, ad oggi, sia ampiamente sottoutilizzata, mentre in città ci si lamenta della carenza di posti auto, la dice lunga sulla necessità di riqualificazione del sito che, insieme alle analoghe strutture di piazza Dante e Circonvallazione Ragusa (adiacente gli uffici ASL), costituisce un prezioso sistema di interscambio tra automobili e altri mezzi di mobilità”.
Di Francesco avanza anche qualche proposta: “Installare in prossimità dei parcheggi punti di prelievo di biciclette e monopattini in sharing; realizzare un bus navetta, magari elettrico, che colleghi i parcheggi con il centro storico; installare una segnaletica che instradi nei parcheggi le automobili dirette verso il centro e, all’interno dei parcheggi stessi, evidenzi i vari punti strategici raggiungibili (uffici pubblici, scuole, negozi, monumenti, ecc.), magari corredata dall’indicazione dei tempi di percorrenza a piedi e in bicicletta/monopattino (il cosidetto metrominuto); consentirebbe di recuperare la funzione per la quale i multipiano sono stati realizzati e di alleggerire il centro cittadino dalla sosta, spesso prolungata, che occupa spazio prezioso che potrebbe essere utilizzato per altre attività”.
“Nulla contro la nascita, in città, di un Mc Donald’s – conclude il presidente FIAB Teramo – ma, di certo, il parcheggio San Francesco non è il posto migliore, anche in considerazione del fatto che, una volta in funzione le strutture che troveranno spazio nell’ex manicomio, la necessità di posti auto in quel sito aumenterà considerevolmente e creare nuovi attrattori di traffico in zona non sembra l’opzione migliore. Ci auguriamo che l’annunciato PUMS vada nella direzione di riorganizzare anche il sistema della sosta, in chiave di sostenibilità e non solo in termini di ricavi, in modo che diventi sempre più facile recarsi nel centro storico lasciando le auto nelle sue immediate prossimità all’interno di strutture già esistenti”.