Provincia di Teramo, salta l’Assemblea dei Sindaci. La Casa dei Comuni: “Superficialità dall’ente”

Teramo. Si sarebbe dovuta svolgere ieri, giovedì 7 maggio 2020, da remoto, l’Assemblea dei Sindaci convocata dalla Provincia di Teramo per discutere di salute, sicurezza e ripresa, argomenti legati alla crisi dovuta dal Covid-19. Ma, a causa di problemi tecnici, il collegamento con i Sindaci è saltato con la possibilità di riconvocare l’Assemblea in presenza alla Sala Polifunzionale di via Comi o al Parco della Scienza.

 

“Non possiamo che esprimere forte perplessità e più di un dubbio rispetto al rinvio dell’Assemblea dei sindaci, che si sarebbe dovuta tenere ieri mattina, a causa di presunti problemi tecnici legati al collegamento da remoto che non hanno permesso nemmeno di procedere con la verifica dei sindaci collegati e presenti” dichiarano i consiglieri provinciali del gruppo “La Casa dei Comuni” Mauro Scarpantonio (Capogruppo), Graziano Ciapanna, Graziella Cordone e Luca Lattanzi.

“Lo scorso 10 aprile chiedemmo pubblicamente al Presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, di convocare l’Osservatorio per le Politiche Economiche e di Sviluppo (O.P.E.S.); lo abbiamo poi risollecitato il 16 aprile e, solo il 28 aprile, si è proceduto ad un primo incontro con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria. Francamente ci saremmo aspettati un maggior slancio e coinvolgimento dell’Ente Provincia in questo momento di emergenza sanitaria, sociale ed economica che ha colpito il nostro territorio, invece poco, se non nulla, è stato fatto. Poi siamo arrivati a ieri e non si è tenuta nemmeno la tanto attesa Assemblea dei sindaci per problematiche tecniche non meglio precisate che, in alcun modo, sono giustificabili dopo mesi in cui smart-working e teleconferenze sono diventate il “pane quotidiano” per gli enti pubblici”.

“E’ ormai evidente e sotto gli occhi di tutti la superficialità con cui Di Bonaventura ed i suoi stanno affrontando questa delicata fase per la nostra provincia e l’intero Paese, non possiamo quindi che chiedere maggiore presenza e concreta vicinanza al tessuto economico e sociale teramano, fiaccato da enormi difficoltà, e che avrebbe bisogna, oggi più che mai, che la Provincia gli fosse vicina e lo sostenesse. In caso contrario è meglio che il Presidente ed i suoi amministratori si facciano da parte, e si faccia un vero coordinamento tra i Sindaci del territorio per la ripartenza del teramano”.

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