Né con Jwan Costantini, né con Pietro Tribuiani. Il Partito Democratico non sosterrà nessuno dei due candidati alla carica di sindaco di Giulianova che il prossimo 9 giugno si sfideranno al ballottaggio.
Era circolata voce che il Pd potesse avvicinarsi a Costantini che però aveva già lasciato intendere che di apparentamenti eventuali non ne voleva sapere nulla. Era stata ipotizzata anche un’assemblea urgente dell’Unione Comunale che però non si è tenuta. A riunirsi è stato il circolo di Giulianova Alta ma per ribadire che oltre a non apparentarsi, non ci sarebbe stata alcuna indicazione di voto.
Stessa situazione anche per l’entourage di Franco Arboretti, il candidato sindaco del Cittadino Governante che solo per una manciata di voti non è riuscito a scalzare Tribuiani, candidato del centro destra ed esponente della Lega, dalla possibilità di sfidare il 9 giugno il candidato del movimento civico, Costantini appunto.
Anche Arboretti ha escluso ipotesi di appoggio ad uno dei due candidati e di conseguenza non ha dato alcuna indicazione di voto. Dunque Tribuiani e Costantini dovranno farcela con le loro forze. Lo scarto è minimo, di 270 voti a vantaggio del leader del movimento civico. Quindi il compito del centro destra ufficiale e del suo candidato sarà ora quello di raccogliere quanti più voti possibili tra chi si è astenuto al primo turno, tra gli indecisi.
Sarà sicuramente una bella sfida. Intanto, in attesa che la classe dirigente del Partito Democratico di Giulianova decida di fare quel passo indietro che avrebbe dovuto compiere già nell’immediatezza dell’esito delle elezioni, è arrivata una conferma: né il Pd con Gabriele Filipponi né il Movimento 5 Stelle con Mauro Di Criscenzo avranno il seggio in Consiglio Comunale. Tra le opposizioni, certo di avere 3 seggi è il gruppo di Franco Arboretti. Gli altri tre andranno ovviamente al candidato che sarà sconfitto al ballottaggio.