Elezioni, a Teramo e sulla costa trionfo M5S. Centrodestra nelle zone montane. Pd vince in due comuni

Più di quattro teramani su 10 hanno votato il Movimento 5 Stelle. Un dato significativo, ben oltre la media nazionale che colloca la provincia aprutina in linea con la tendenza che si è manifestata, nel voto, con quello che è accaduto nel sud dello Stivale.

 

L’affermazione al collegio uninominale di Antonio Zennaro, tortoretano d’adozione, favorisce una serie di riflessioni, che vanno ben oltre i freddi numeri. Sulla costa il partito di Di Maio ha letteralmente sbancato facendo registrare percentuali di assoluto valore.

 

Da Martinsicuro a Tortoreto, Roseto Pineto, Silvi e Giulianova. Anche ad Alba Adriatica, dove c’era un candidato locale (Lucrezia Rasicci, avversario proprio di Zennaro nel collegio uninominale), i pentastellati hanno ottenuto un numero maggiore di preferenze. Il successo è stato uniforme in quasi tutta la provincia.

 

Nei grandi centri, a partire dalla città di Teramo, Zennaro ha sempre vinto il confronto diretto con la Rasicci. Nel capoluogo di provincia la percentuale meno pronunciata (37,28%), ma per il resto ben oltre il 40%. Nelle cittadine della costa la percentuale più alta per il Movimento 5 Stelle si è registrata a Pineto (46%), mentre in assoluto il risultato migliore è stato totalizzato a Morro d’Oro (47,65%). Anche in altri centri storicamente rossi (come Bellante e Mosciano, per fare due esempi), il M5S non ha avuto avversari.

Nei piccoli centri dell’entroterra, invece, soprattutto nelle zone montane, si è imposta Lucrezia Rasicci (Val Fino, Valle Castellana, Canzano, Castel Castagna). Nel collegio uninominale, infine, Sandro Mariani ha vinto le sfide parziali solo a Crognaleto e Torano Nuovo (patria di Dino Pepe). Dietro al Movimento 5 Stelle, il secondo partito è il Pd e poi la Lega. In Val Vibrata affermazione totale dei pentastellati. Uniche eccezioni a Torano e Sant’Egidio (qui ha vinto il centrodestra).

 

 

 

 

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