Atri, il Pd sul bilancio comunale: “situazione grave”

Il circolo del Partito Democratico di Atri interviene sul bilancio del Comune ducale.

“Nel 2015 denunciavamo che il comune di Atri aveva oltre un milione di euro di debiti pregressi e… fuori bilancio. Avevamo sicuramente sbagliato per difetto! Nessuno rispose. L’allegra amministrazione ha portato oggi il debito sicuramente a cifre che superano i tre milioni e mezzo di euro”.

“Intanto”, prosegue la nota del Pd, “piovono Decreti Ingiuntivi da parte di fornitori di servizi essenziali che minacciano blocchi e quant’altro, esistono previsioni di raddoppio delle spese energetiche facendo sempre di più ricorso alle anticipazioni di cassa che oramai vengono usate ordinariamente. Non esiste un piano di rientro che dovrebbe essere fondato su criteri certi, giusti e sottratti da visioni clientelari e di circostanza. Che facciamo? Aumentiamo ancora le tasse? Non ci provate”.

E ancora: “Il Responsabile del Servizio Finanziario del Comune, nel parere tecnico sull’ “Esame ed approvazione rendiconto della gestione esercizio 2021”, aveva messo già l’accento sulla grave situazione debitoria, affermando in mancanza di azioni efficaci: “…l’Ente dovrà valutare attentamente la possibile attivazione di procedure di riequilibrio economico finanziario previste dalla specifica normativa del TUEL”. In parole povere ciò significa dichiarare il dissesto finanziario perché non in grado di assolvere a debiti liquidi ed esigibili (Art. 244, TUEL) con tutte le conseguenze del caso: nomina dell’organo straordinario di liquidazione, limiti posti alla contrazione di mutui, limiti vari ed aumento delle Tariffe, Imposte e Tasse locali; accertamenti della Corte dei Conti sulle eventuali responsabilità degli amministratori e del Collegio dei Revisori e ricadute sul personale dell’Ente”.

“A tutt’oggi non un euro dal PNRR che, comunque, non può essere impiegato per ripianare bilanci dissestati, ma per la crescita e per impieghi più nobili. Ora i cittadini ignari sanno quello che si cerca di nascondere nei bilanci comunali con piani di rientro risibili e poste inesigibili. Cosa fanno intanto i nostri amati e stimati amministratori? Feste e fiere per tutti, distribuzione di contributi a pioggia, clientelismo a iosa, protagonismo sciocco con una visione politica che non oltrepassa il parapetto della nostra bella villa comunale. Sono inoltre molto attivi anche nella zuffa quotidiana tra i neri partiti di maggioranza per le poltrone, con “minacce” non tanto velate: vedi la vicenda dell’ingresso in Consiglio Regionale di un giocatore scalpitante che, a bordo campo, oramai esausto e grondante di sudore è in attesa di entrare in campo, altrimenti…”.

“Adesso ci spieghiamo la velocità inaudita, la fretta paradossale per un Sindaco uscente, di farsi rinominare candidato della coalizione di destra. È chiaro e semplice: sapendo egli dei veti in Regione, la paura di usurpatori faceva… Astolfo. Vogliamo metterla sull’ironia, ma la situazione è veramente grave”.

 

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