“Apprendiamo con stupore i contenuti della deliberazione regionale con la quale si è provveduto a definanziare alcuni progetti approvati con il Masterplan”. A dirlo è il segretario provinciale del Partito Democratico di Teramo, Piergiorgio Possenti.
“Nello specifico, per la provincia di Teramo riguardano i lavori per l’ex Manicomio per 30 ml di euro e la sistemazione della viabilità nella Val Fino per quasi 8 ml di euro. Non riteniamo ponderate le scelte compiute dall’amministrazione regionale, che di fatto toglie il 93% delle risorse ed interrompe l’iter per l’attuazione delle suddette opere, rimandando tali azioni alla prossima programmazione regionale 2021/2027 o comunque all’adozione di un piano straordinario per il rifinanziamento. In sostanza, nel migliore dei casi, gli iter potranno essere ripresi tra un anno”.
E ancora: “Tutto, comunque, da verificare e riprogrammare. Scelte delle quali vorremmo conoscere le reali motivazioni e soprattutto se tali azioni erano state concordate preventivamente con i soggetti attuatori. È vero che tali risorse andranno a confluire in un fondo da utilizzare per affrontare le nuove questioni che l’emergenza Covid ci impone di effettuare, ma le scelte fatte a cuor leggero dall’amministrazione regionale rischiano, nel nostro territorio provinciale, il cui tessuto economico e sociale è stato già martoriato dagli eventi sismici del 2009 e del 2016/17 e che stenta a ripartire, soprattutto nelle aree interne come la Val Fino o la stessa Teramo, di minare e sfiduciare tutte le imprese, gli operatori turistici, commerciali ed anche i cittadini, che vedevano queste opere come un inizio della ripartenza, come un’opportunità di far lavorare tecnici ed imprese, come una “boccata d’aria fresca” che la Giunta D’Alfonso era riuscita a portare in Abruzzo e non un libro dei sogni come qualcuno, allora in opposizione, aveva erroneamente ribattezzato il Masterplan. Siamo convinti che la Giunta regionale, in questo momento, dovrebbe mettere in campo il proprio impegno per portare fondi aggiuntivi sul nostro territorio e sostenere l’economia territoriale come altre regioni stanno già facendo, e non accontentarsi di definanziare opere in corso di attuazione per destinare i fondi altrove e fare cassa”.