Edilizia scolastica, 6 milioni di euro per le scuole superiori teramane

vannucci_ezioTeramo. Nuova linfa vitale per le scuole teramane. Dopo anni tra austerity e spending review, arrivano nuovi fondi da investire negli istituti scolastici alla prese, sempre di più, con il trascorrere del tempo.

Sono infatti ben oltre 6 milioni di euro i fondi che arriveranno nelle casse della Provincia da tre diversi programmi e che lo stesso ente poi investirà nelle scuole del teramano. Il primo, riguarda il “Decreto del fare”: gli istituti peri quali era stata presentata domanda di finanziamento erano l’istituto alberghiero “Di Poppa-Rozzi” e l’IPSAA. Con un finanziamento complessivo a disposizione per l’Abruzzo di 4 milioni di euro, solo l’alberghiero ha avuto accesso al fondo, con un importo pari a 1.050.000 euro che verrà utilizzato per il ripristino dell’impermeabilizzazione del manto di copertura e il risanamento delle infiltrazioni di tetto e cornicioni.Il secondo programma rientra nella Delibera CIPE, che prevede interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e alla riduzione del rischio negli edifici scolastici. La Provincia di Teramo ha ricevuto due finanziamenti: uno a Roseto degli Abruzzi per il Liceo Classico “Saffo” (200mila euro) e uno per il Liceo Classico “M. Delfico (250mila euro).Infine, il terzo programma, riguarda i fondi da circa cinque milioni di euro stanziati dal Consiglio Regionale e da destinare alle scuole danneggiate dal sisma aquilano. Ne beneficeranno nove istituti del teramano: ITC “V. Comi” di Teramo (1.665.000 euro), l’IPSIA “E. Marino” (474.560 euro), ITCP “B. Pascal” (145mila euro), L’IPSIA “Pagliaccetti” di Giulianova (235mila euro), l’ITC “C. Rosa” di Nereto (152mila euro per la palestra e 946.800 per il restante edificio), il Liceo Classico “M. Delfico” di Teramo (un milione di euro) e, infine, il Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo (150mila euro). “Non è facile lavorare senza risorse, non siamo ancora attrezzati per i miracoli – spiega soddisfatto l’assessore preposto Ezio Vannucci – Non siamo potuti intervenire fino a questo momento perché non c’erano i mezzi. Quello che abbiamo ottenuto è tutto merito di chi ha collaborato, dal dirigente Tentarelli, agli ingegneri Ferri e Di Melchiorre, ai geometri. Nonostante la spada di Damocle che pende sulle province, loro hanno lavorato al massimo per arrivare a questi risultati”.

 

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