Ombrina Mare: il malessere del Consorzio Costa dei Parchi

costa_dei_parchiAlba Adriatica. Il progetto di Ombrina Mare turba, e non poco, i sonni del consorzio turistico Costa dei Parchi.

L’ok alla realizzazione dell’impianto sulla Costa dei Trabocchi incontra il pollice verso degli aderenti al consorzio turistico che raggruppa una serie di operatori turistici di Alba Adriatica, Martinsicuro, Villa Rosa, Tortoreto e Giulianova. Un progetto che, secondo Costa dei Parchi, fa a pugni con la vocazione dell’Abruzzo come Regione Verde d’Europa.    ” Il successo di questo impianto” si legge in una nota, ” potrebbe aprire inesorabilmente la strada a simili impianti sul nostro territorio e sulle nostre coste dato che già esistono richieste di concessione su oltre il 50% del territorio regionale, nello specifico i nostri comuni sono al centro delle concessioni  Corropoli e Colle dei Nidi su terra ferma per esplorazioni e in mare a pochi kilometri dalla costa la Medoil Gas (le stessa di Ombrina) prevede impianti di trivellazione e desolforazione.La tutela del nostro Mare e del nostro Territorio è una priorità assoluta e chiediamo che venga nuovamente ripristinato il limite di 12 miglia previsto dal decreto legislativo n.128/2010 che è stato ridotto a 5 dal Decreto Sviluppo del 22 Giugno 2012 convertito in legge n.134 del 07.12.2012 come primo passo verso una decisa,  netta presa di posizione contraria ad interventi deturpanti il territorio.  Il turismo è una fra le più importanti voci ancora attive sul nostro territorio e il Consorzio intende utilizzare tutti gli strumenti necessari per la preservazione dell’ambiente, materia prima dello sviluppo turistico locale”.

 

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