Atri. Nel reparto di cardiologia del San Liberatore di Atri i medici non possono installare Pacemaker ai pazienti che ne hanno necessità.
La denuncia arriva da Abruzzo Civico Atri che ribadisce: “pur avendo medici professionalmente preparati, purtroppo gli stessi non possono eseguire gli interventi da 5 anni per scelte discutibili, regionali e aziendali, compiuti da Centro Destra anche su questo importante servizio. Purtroppo sono tanti i casi, non ultimo qualche giorno fa, di pazienti che sono costretti ad attendere anche diversi giorni per essere operati a Teramo o Giulianova, con gravi rischi per la salute, soprattutto nei pazienti anziani che possono avere gravi complicanze a causa di questo ritardi, nonché di maggiori costi per trasporto e degenza in altri Ospedali”.
Il coordinatore Paolo Basilico chiede ai vertici politici e regionali e ai responsabili sanitari della Provincia di Teramo di attivarsi rapidamente per ripristinare un servizio che “prima è stato svolto con professionalità presso il reparto di Cardiologia del nosocomio atriano, ben sapendo che una delle cause maggiori di decesso sono gli infarti. Siamo fiduciosi che, in un momento in cui nel nostro Ospedale con fatica, dopo lunghi anni di assoluto immobilismo si sta rivedendo un po’ di luce, si possa trovare soluzione per tale servizio, ribadendo sempre che nel nostro nosocomio sono tanti gli operatori sanitari che lavorano con professionalità e si impegnano con forza per la salute dei cittadini. Mettere a disposizione maggiori risorse e strumenti aiuta al miglioramento della salute pubblica”.
“Speriamo che qualcuno risponda con concretezza alle sollecitazioni che ci provengono da tanti cittadini e di cui sono a conoscenza dei vertici regionali e sanitari locali”, conclude Basilico.