Atri, assegnazione Palazzo Cicada: ‘l’associazione ha la sede a casa dell’assessore”

Atri. Il Partito Democratico di Atri torna sulla vicenda dell’assegnazione di Palazzo Cicada, svelando che la sede dell’associazione coincide con l’abitazione dell’assessore Piergiorgio Ferretti.

“La Giunta al momento della Deliberazione – spiega il PD – sapeva che l’Associazione aveva presentato domanda al Comune dopo quattro giorni dalla sua nascita; in quella data, la stessa Associazione, non aveva registrato il proprio Statuto e quindi non si conoscevano neanche le attività proposte e le finalità; l’Associazione non era presente nell’ apposito “Albo comunale delle Associazioni” e non poteva essere altrimenti, in quanto non ancora esistente. Non volete ascoltare le nostre indicazioni? Ne eravamo certi! Andate avanti così in dispregio delle buone regole amministrative, ma che si sappia con quale politica e politici abbiamo a che fare.
Ora si sono affrettati ad inserire ‘utilmente’ l’Associazione nell’apposito Albo comunale”.

I democratici di Atri ‘denunciano’ anche una strana anomalia sulla sede dell’associazione: “segnaliamo una strana corsa alla cancellazione di Statuti dai siti, comunicati ritirati, nei quali per esempio l’Associazione Culturale ‘Mi oriento’ pubblicava: – ‘Si comunica che il Consiglio Direttivo convocato per il giorno 19/10/2017 alle ore 19:00 presso la sede legale dell’associazione, ha discusso e deliberato sul seguente ordine del giorno: 1 recesso di un socio con ruolo di segretario; 2 nomina di un nuovo segretario; 3 variazione della sede legale dell’associazione. Statuto poi scomparso dal sito. Ma sapete dov’era la sede legale dell’Associazione che hanno variato? L’associazione ha sede in Atri in via Belvedere numero 9 presso l’abitazione del signor Ferretti Piergiorgio”.

“Tutto chiaro? Quando noi parliamo – aggiungono – di opacità che è il contrario di trasparenza, quando parliamo di preordinazione degli atti e di illegittimità, vogliamo riferirci ad un comportamento incredibilmente disinvolto dell’Assessore (questa volta consapevole) in primis e della Giunta.  Ma il Sindaco Astolfi, tanto preparato in affari comunali, bacchettatore di inesperti e ‘finissimo politico’, cosa fa? Lascia andare così le velleità dei singoli? Ha bisogno di sostegni per i prossimi impegni elettorali? Forse non riesce più frenare gli scalpitanti cavallucci allevati e pronti per le candidature a Sindaco?”

Il PD dà l’ultimatum: “Basta con i giochetti! Annullate la Delibera, l’Assessore venga in Consiglio Comunale, esponga il suo programma, faccia le cose in regola, come gli abbiamo indicato e siamo disposti a discutere di tutto. Se si continua così, non denunceremo soltanto politicamente metodi e forme, ma ci costringerete ad altre opzioni che non preferiamo”.

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