Asl Teramo, Varrassi ‘sgasa’, Di Dalmazio frena

mauro_di_dalmazioTeramo. Il Direttore Generale della Asl di Teramo, Giustino Varrassi, ringrazia la Giunta regionale per la fiducia che, dopo il medio termine di mandato, è tornata ad accordargli con l’atto di conferma.

Il manager aquilano, trapiantato a Teramo, non nasconde la sua soddisfazione e lo fa in una nota che l’ufficio stampa dell’Azienda diffonde all’indomani della conferma da parte della giunta regionale .

Una nota in cui, forse complice il troppo entusiasmo, Varrassi si lascia andare anche ad alcune considerazioni politiche, compiacendosi del fatto che “l’intera Giunta, approvando l’operato dei primi 18 mesi di gestione all’unanimità e confermandogli fiducia per altri 15 mesi, si sia ricompattata. Non può che essere motivo di soddisfazione vedere approvata da tutta la Giunta una scelta che all’inizio alcuni componenti avevano ritenuto non condivisa, anche se condivisibile. Ciò che maggiormente inorgoglisce, per la conferma del mandato a Direttore Generale della Asl di Teramo, è proprio l’aver contribuito ad una ritrovata armonia nell’Esecutivo guidato da Gianni Chiodi. Esecutivo da cui adesso sembrano scomparse anche le ultime titubanze, grazie alla ricordata unanimità di consensi”.

Entusiasmo questo subito smorzato proprio da uno dei componenti della giunta Chiodi, l’assessore Mauro Di Dalmazio, il quale ha stigmatizzato le parole del direttore generale della Asl di Teramo. Un comunicato, quello diffuso dall’azienda sanitaria, che l’assessore regionale definisce “assolutamente fuori luogo ed inopportuno per i suoi contenuti”.

“Se il direttore generale vuole ringraziare per la fiducia accordata libero di farlo” dichiara Di Dalmazio “ma si trattenga da considerazioni e riflessioni politiche sulla Giunta regionale che lo ha nominato, in quanto completamente debordanti rispetto al suo ruolo ed alle sue funzioni. È auspicabile, anzi doveroso, che in futuro il direttore generale si attenga da queste linee evitando sconfinamenti politici che nulla hanno a che fare con il delicatissimo incarico che gli è stato affidato”.

 

IL COMMENTO DI PAOLO ALBI, CAPOGRUPPO FLI IN CONSIGLIO COMUNALE. Le determinazioni della Giunta Regionale d’Abruzzo sul “caso Varrassi” superano abbondantemente il limite del ridicolo e del grottesco. Anzi sono esse stesse cartina di tornasole di una Giunta di ragazzini allo sbando, curanti solo – in maniera fortemente imbarazzante – dei loro piccoli destini personali ed elettorali e assolutamente incuranti delle Istituzioni e di un minimo di senso del bene comune.

La Giunta scopre proprio la mattina in cui procede alla riconferma del manager della ASL di Teramo che forse vi sono dei problemi, problemi notissimi invece da molti mesi alla Magistratura e all’opinione pubblica. Solo furbizia di basso livello: la Giunta Regionale tenta di coprire le prorpie impudicizie con una foglia di fico credendo di poter prendere per scemi i cittadini! La verità è che delle cose per cui forse è condannabile questo Varrassi sono direttamente responsabili, ispiratori e complici, in solido, i massimi livelli del PDL teramano, nessuno escluso. E il Manager dice il giusto rappresentando in uno scandaloso ed inusitato comunicato ufficiale della ASL teramana che è lui la figura centrale di questo modo di esercitare il potere e che è proprio lui che ha contribuito a rinsaldare l’unità sostanziale della Giunta Chiodi.

Tutto vero. In pochi anni questi amici sono transitati inesorabilmente dal tanto decantato “modello Teramo” al “modello Varrassi”: questa in fondo è la vocazione profonda ed intima del PDL teramano, al di là di finte divisioni ad uso dei gonzi.

Tutti – tutti! – complici furbi e spregiudicati di un modello di arroganza, protervia ed uso spregiudicato delle pubbliche amministrazioni a fini clientelari, con modalità e scopi – in buona sostanza – letteralmente e tecnicamente criminosi e criminogeni.

La gente per bene si ribelli e si sollevi contro questo insopportabile modo di gestire la cosa pubblica, ora persino in un settore sensibile e delicato come la Sanità, con assoluto sprezzo sinanche delle sofferenze dei più deboli ed indifesi. La Giunta regionale, se le rimane un briciolo di serietà, revochi con ogni urgenza la nomina del Manager della ASL di Teramo”.

 

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