Rimborsi alluvione 2011, nuovo appello di Alberto Pompizi

pompizi3Val Vibrata. Una lettera aperta, forse l’ennesima, scritto da Alberto Pompizi per lamentare i ritardi con i quali procede la pratica per i primi rimborsi dell’alluvione del marzo del 2011.

Nella nota, il sindaco di Sant’Omero, e presidente dell’Unione dei Comuni, chiede al Presidente della Provincia e al Governatore Chiodi di rimuovere qualsiasi ostacolo di natura burocratica e fare in modo che le prime somme possano essere erogate.

 

La lettera

“Dopo oltre un anno di batti e ribatti”, scrive Pompizi, “ di proposte e polemiche, di rivendicazioni e di mistificazioni pare che i primi 25 milioni di Euro siano a disposizione della Provincia di Teramo per far fronte alle spese urgenti affrontate dai comuni e dall’Amministrazione Provinciale. In tale attesa molte ditte che diedero una buona mano ai comuni per riaprire le strade, togliere le frane, pulire alcuni argini ostruiti nei fiumi, vuotare gli scantinati degli edifici pubblici hanno dovuto far ricorso a finanziamenti bancari chiedendo l’anticipo delle fatture emesse a favore di questi enti pubblici (quasi mai buoni pagatori). Altre ditte tirano duramente a campare aspettando da un giorno all’altro che venga resa disponibile la somma messa a disposizione della Provincia di Teramo. Altre hanno chiuso i battenti e ci hanno scritto iniziando le procedure legali per il recupero delle loro giuste spettanze. Anche i sindaci sono in attesa ma ancora tutto è avvolto in una nuvola di incertezza e nel frattempo inizia la stagione estiva. Lungo i fiumi lentamente l’erba ricopre le miserie umane (vecchi frigoriferi, gomme, televisori, computer, lattine, buste piene di rifiuti, tronchi marci che ostruiscono il regolare deflusso dei canali laterali dei fiumi Salinello e Vibrata). Pensate che il problema così sarà risolto??? Non credo. Alla prima piena rivedremo tutto o quasi tutto depositati lungo le nostre spiagge argentate. Per rendere “esigibili” tali importi pare manchino ancora alcuni pareri…..si…dopo oltre un anno e mezzo il cancro delle istituzioni (la burocrazia) ancora non matura la convinzione che i cittadini sono stanchi ed umiliati e gli amministratori pubblici né hanno le tasche piene di questo immobilismo che sta sfasciando l’Italia. Il mio appello è rivolto al Presidente della Provincia e della Regione affinché facciano un ulteriore sforzo per rimuovere tali assurdità e se magari riescono anche a trovare qualche responsabile di questo sfascio li invitiamo a segnalarli a noi”poveri sindaci in lunga attesa” che si compia il gesto finale. Almeno un giorno sapremo perché abbiamo perso il consenso dei nostri cittadini e chi ci ha danneggiati.

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