Giulianova. Più di 200 cittadini hanno attesto l’arrivo del Governatore d’Abruzzo per contestarlo e criticare le politiche regionali sul futuro dell’ospedale giuliese.
“Rilanciare la sanità teramana subito e senza altri indugi. Siamo preoccupati per il presidio di Giulianova che ha perso servizi, qualità e primari da anni e noi vogliamo invertire questo trend di negatività, Siamo per due ospedali, uno di primo livello a Giulianova”.
Così ha iniziato l’incontro in una sala gremita il segretario del Pd Filipponi, alla presenza di Luciano D’Alfonso, del dirigente della sanità regionale Muraglia, di Alfonso Mascitelli, del direttore generale, Robeto Fagnano, dell’onorevole Ginoble, dell’assessore Dino Pepe, di Luciano Monticelli e del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino.
Prima dell’incontro un gruppo di contestatori con cartelli e cori hanno contestato il presidente della Regione per i tagli al nosocomio giuliese. Le forze dell’ordine, presenti sul posto hanno permesso lo svolgimento dell’assemblea nella sede del PD, tenendo fuori la frangia più calda dei contestatori.
“Sono quattro gli ospedali che rimarranno sul territorio di Teramo. Nessuna attività di riduzione è prevista – ha detto Fagnano – le strutture sono vecchie compreso il presidio di Giulianova che con Atri e Teramo saranno ristrutturati con fondi dall’articolo 20. Spendiamo di riabilitazione otto milioni di euro l’anno che regaliamo alla Regione Marche. A Giulianova si sta completando la struttura sanitaria in contrada Bellocchio”.
Diversi gli interventi di cittadini, personale sanitario e del consigliere comunale, Franco Arboretti, che ha apprezzato il dialogo aperto dal PD, dall’Asl Teramo e da D’Alfonso pur criticando diverse scelte sul tema dell’ospedale.
“Lavoriamo – ha concluso l’evento D’Alfonso – per ricomporre i servizi in relazione ai numeri, alla tradizione sanitaria. Facciamo un gruppo frontale di lavoro affinché la decisione non venga presa dal regionalismo ma tutto deve essere garantito dai numeri e dall’efficacia. Io mi impegno a coinvolgere il Sindaco, le persone che si sono distinte tematicamente durante l’incontro per fare in modo che le decisioni vengano tenute da conto e avremo rispetto per l’aspetto economico e di qualità”.
Intanto fuori i contestatori hanno continuato la loro protesta in un clima teso ma pacifico.