Tortoreto, tensioni in Comune: le precisazioni del sindaco

monti_ginoTortoreto. Ribatte agli addebiti, fa chiarezza sulle procedure di mobilità e non nasconde alcuni episodi accaduti in seno all’ente municipale, dei quali viene data una spiegazione.

In una lunga nota, circostanziata in alcuni passaggi, il sindaco di Tortoreto, Generoso Monti, chiarisce alcuni aspetti legati al rapporto con il personale dipendente, finito in qualche modo alla ribalta per alcuni recenti episodi. “ Oggi più di ieri” si legge nella nota, “alla luce della normativa che ridefinisce gli enti locali guardando all’efficacia, all’efficienza ed alla produttività, non ci si può più permettere di bighellonare. Lo diciamo, a scanso di equivoci, non perché qualcuno lo faccia ma perché spesso, evidentemente, era questo il messaggio che in passato fluiva nel settore pubblico. Qui, ora, si lavora per meritocrazia e per i servizi resi alla collettività. Lo dimostreremo quando, a breve, concluderemo l’elaborazione del progetto di ristrutturazione interna dei singoli settori, in cui ridefiniremo le responsabilità di servizio e la riorganizzazione di tutto il personale per giungere ad una maggiore efficacia ed efficienza della macchina amministrativa”. Sulle domande di mobilità esterna, Monti precisa. “Posso, senza smentita, affermare che non giacciono richieste di mobilità esterna verso altri enti. Ce ne sarebbe una soltanto di un dipendente che vorrebbe riavvicinarsi al luogo di provenienza fuori provincia. Quanto a due domande di mobilità interna prodotte, queste sono state verbalmente ritirate dopo i chiarimenti attesi”. C’è poi il caso di un dipendente che ha accusato un malore al termine di un diverbio con il sindaco cui ne è seguito un certificato di malattia di alcuni giorni. “Il diverbio – spiega il sindaco – c’è stato, ma i toni esagerati erano dettati dalla necessità di un chiarimento reciproco ma certamente non si è verificata l’aggressione mia verso il dipendente (particolare questo che in ogni caso non era menzionato nel racconto, ndr). Del resto, era anche giusto che il sindaco lo richiamasse a contenere i toni. Il malore c’è stato effettivamente ma è stato lo stesso sindaco a prestare il primo sostegno cercando di riportare il dipendente alla calma ed alla serenità. Lo stesso dipendente, dopo qualche giorno di malattia, è tornato al suo lavoro.  Nessuno, dico nessuno, dell’amministrazione vuole ingaggiare una guerra contro i dipendenti nei confronti dei quali nutriamo stima e riconosciamo capacità. Ribadiamo che se la macchina amministrativa procede e per la professionalità di molti a cui va sempre il nostro grazie”. C’è infine il caso dell’assistente sociale, come riportato da Cityrumors, che ha denunciato il consigliere comunale con delega alle politiche sociali per calunnia e diffamazione. Vicenda poi archiviata. “Mi rammarico che la denuncia sia stata archiviata – sottolinea Giandomenico Pinto, consigliere delegato al sociale – perché avrei potuto dimostrare l’esatto contrario. Ma la Procura ha cose ben più importanti da gestire che non fatti di questo tipo. Ma vengo alla vicenda. Finii denunciato perché, al telefono, poco prima della fine dell’orario di servizio della dipendente, le segnalai di procedere ad un intervento d’urgenza per un caso delicato che mi era nel frattempo pervenuto. Così non fu e ne parlai con il sindaco e con il segretario generale dell’ente, se non altro per capire competenze e analizzare la situazione. L’incontro con il sindaco non aveva affatto intento punitivo. L’assistente sociale ribadì le sue motivazioni avanti a noi. Venni però da lei denunciato ed il caso, apprendo da Cityrumors, è stato archiviato”.

 

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