Atri. Anche il PD atriano si inserisce nella polemica sulla risoluzione presentata dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Mercante, in V Commissione Consiliare che prevede in provincia di Teramo due soli nosocomi: a Teramo e a Giulianova.
“La notizia di per sé non desterebbe alcun commento poiché proveniente da chi non avendo alcuna cultura istituzionale e tantomeno di governo altro non fa che mostrare il proprio vero volto: abbandonare Atri e un intero territorio, dopo aver strumentalmente attaccato a testa bassa gli attuali vertici regionali su una materia incandescente come quella del diritto alla salute.
Eppure una domanda sorge spontanea:quanto ancora sopporterà la comunità atriana chi usa per bieche finalità politiche il nome del nostro Ospedale, vanto e speranza per generazioni di abruzzesi e non solo?”
Lo ha dichiarato Luca Bucciarelli del PD Atri, che si definisce rammaricato “certo, della troppo avventata chiusura del punto nascita, ma chi ha omesso di sottolineare il lavoro svolto dai consiglieri regionali della provincia di Teramo iscritti al Gruppo PD ed in particolare di Luciano Monticelli, che hanno ottenuto nuove ed influenti professionalità e strumenti di diagnostica che potenziano il San Liberatore, ora dovrebbe riflettere pubblicamente sulle reali intenzioni di sedicenti paladini del bene pubblico e di solerti censori della altrui moralità”.
“I cinque stelle con il loro neo capogruppo in Consiglio Regionale, il giuliese Mercante, sulla base di proposte di emendamenti presentati da Paolo Gatti, di Forza Italia, hanno tentano di cancellare totalmente dal Piano Sanitario Regionale, l’Ospedale di Atri”.
Lo ha dichiarato il Gruppo Consiliare del PD di Atri, aggiungendo che “questa la sostanza di un’azione politica scellerata messa in atto nella quinta Commissione della Assemblea Regionale Abruzzese che ha respinto ambedue le versioni delle risoluzioni presentate dal giuliese Riccardo Mercante per la ristrutturazione della rete sanitaria in Provincia di Teramo: unici ospedali previsti nelle risoluzioni, Teramo e Giulianova. Bene, i grandi rivoluzionari, i nuovi cavalieri della tavola sfondata, sono venuti alla luce del giorno ed hanno finalmente mostrato il loro volto. Guarda caso un giuliese, Mercante, firmatario e tre teramani Chiodi, Gatti e D’Ignazio del centro-destra che hanno votato la risoluzione che vuole, unici ospedali, Teramo e Giulianova. Il posizionamento elettoralistico si sta approntando. Per la verità nella seconda risoluzione hanno cercato di camuffare aggiungendo alla bene e meglio, testimoniata anche dalla sgrammaticatura, un passaggio ridicolo nel quale si dice:’ribadito infine che…. ad aprire una seria riflessione sul ruolo del nosocomio di Atri’ con un presidio di I Livello nel capoluogo e la salvaguardia dei tre Ospedali di Base ad Atri, Giulianova e Sant’Omero. Risultato, questo, di un lavoro puntiglioso sui dati tecnici e di lunghe e faticose mediazioni, che il Movimento Cinque Stelle ed altri hanno provato a cancellare con un tratto di penna. A questo punto, sarà bene che i cittadini atriani facciano una riflessione”.
Il consiglieri atriani ricordano che “quando il PD, ad altri livelli ha deciso cose non condivise, abbiamo manifestato il nostro dissenso anche in maniera forte (Vedi punto nascita), mettendo in primo piano l’interesse della città. Aspettiamo simili iniziative e prese di distanza dalle altre forze politiche. Il Sindaco Astolfi, finalmente, avrà qualcosa da dire ai suoi amici teramani?
A proposito, dimenticavamo: il movimento ‘apolitico ed apartitico’ ‘San Liberatore non si tocca’ è proprio monopolizzato interamente dai grillini? Sembra proprio di sì! Per il movimento non è un bene, se è vero che vuole svolgere un ruolo autonomo e incisivo”.