Giulianova, Mastromauro e Cameli su diffida da 700mila euro: ‘Gaspari bus inadempiente’

Giulianova. “Si. Una grana in effetti c’è, ma non certo per il Comune”.

Il sindaco Francesco Mastromauro e la vicesindaco e delegata alla Pubblica istruzione Nausicaa Cameli partono al contrattacco dopo la diffida fatta pervenire dal legale rappresentante della società Gaspari Bus in cui si intima all’Amministrazione il pagamento entro 15 giorni di 678.810,06 euro prospettandosi, in caso contrario, la sospensione del servizio di trasporto scolastico.

“Le pretese della ditta Gaspari sono destituite di fondamento come ha evidenziato, in maniera puntuale ed articolata, il dirigente comunale Andrea Sisino nella nota di risposta inoltrata lo scorso 2 agosto. Intanto – dicono Mastromauro e Cameli – va subito detto che già con il capitolato firmato nel 2011, e con il contratto sottoscritto il 26 marzo 2012, la ditta Gaspari si è obbligata non solo al rinnovo periodico del parco mezzi ma anche a garantire il servizio pre-post scuola con il ricorso a proprio personale. E su questi due ultimi aspetti la ditta è risultata inadempiente, come il Comune ha contestato il 16 settembre e il 30 novembre 2011, il 27 aprile 2012 e da ultimo l’8 marzo 2013 essendo tuttora in corso una causa presso il Tribunale di Teramo. La ditta Gaspari afferma, in riferimento al servizio di pre-post scuola, che non avrebbe obblighi ulteriori rispetto a quelli previsti nel bando dell’appalto, dimenticando che il servizio è stato espressamente contrattualizzato. Per gli inadempimenti il Comune, dandone comunicazione alla stessa ditta già il 26 giugno 2015, ha disposto la diminuzione di un quinto dell’importo contrattuale originario, rideterminato nella somma di 547.900 euro, provvedendo comunque alla liquidazione delle spettanze fino al mese di giugno 2016″.

Il sindaco e la vicesindaco sono convinti: “nel caso in cui la ditta Gaspari giungesse a sospendere il servizio di trasporto scolastico, ci troveremmo in presenza di un ulteriore inadempimento in grado di consentire lo scioglimento del contratto. Cosa che non esiteremo a fare”.

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